Quando una bottega diventa teatro

A Catania con A Volte vanno in scena pregiati personaggi artigianali creati con materiali da riciclo.

C’è una bottega d’arte in Sicilia che in un attimo diventa un teatro per un piccolo pubblico di viandanti e sognatori: è il teatro Tatà di Cartura, si trova a Catania, dove con A volte le marionette prendono vita e raccontano le loro storie.
È una semplice magia, gli spettatori vengono accolti tra gli oggetti realizzati a mano, possono riscaldarsi di fronte a un caldo camino acceso, poi vengono fatti accomodare in sedute improvvisate e poi iniziano a navigare tra le storie e le musiche di un teatro fatto di figure, marionette, illustrazioni, giochi di luce e di parole.
Tutto quello che Alfredo Guglielmino, Elena Cantarella, Calogero La Bella e Carola Valente – gli artisti artigiani di Cartura – riconoscono che possa diventar spettacolo fa parte dell’opera che tratta d’amori romantici, ironici, istrionici. L’intento è raccontare un mondo alieno e distaccarsi “a volte” dalla realtà.
«Alfredo ed io – spiega Elena Cantarella – iniziammo a comporre A volte partendo da una canzone di Joe Cocker, You are so beautiful, immaginavamo che potesse essere la colonna sonora di una serenata particolare: la Bella, cui era dedicata la canzone, non si scopriva poi veramente bella agli occhi degli altri, e da lì abbiamo creato e aggiunto altre storie che trattano d’amore in vario modo, amore verso le cose, amori raccontati sott’acqua, amori platonici, tutti uniti dalla figura di Diego, un ardito funambolo che immaginiamo stare sempre sul suo filo e attraversare tutte queste scene, è lui che conduce i viandanti ad entrare in bottega, a sedersi e a vedere le nostre storie musicate comprensibili e dedicate a tutti, grandi e piccini».

Ecco come gli artigiani si sono trasformati in manianti, i loro personaggi sono diventati attori, e la bottega si è trasformata in un teatro d’eccezione.
Durante le azioni, ma anche al di fuori di esse, Alfredo Guglielmino, Elena Cantarella, Calogero La Bella e Carola Valente parlano ai personaggi e dei personaggi come se li conoscessero da sempre: ne svelano i vizi e le abitudini, i punti deboli e i capricci, i desideri e le vicissitudini che nel loro mondo immaginario hanno vissuto.
Le brevi narrazioni avvolgono il pubblico prima in un buio morbido e poi in fondo al mare, negli abissi, tra torri di sgabelli posti gli uni sugli altri, in un instabile equilibrio; ogni piccola storia sommata alle altre compone lo spettacolo per intero.
Cartura, prima di questi viaggi, ha plasmato gli stessi burattini che incarna: volti, corpi, abiti e dettagli di ciascuno rivelano tutti i tratti del loro carattere e del loro vissuto, c’è lo stravagante, il timido, l’eccentrico, il voluminoso.

Ognuno è unico. È curioso vederli muovere, fino a qualche minuto prima erano rimasti muti e fermi in un angolo, incantati in uno dei loro momenti di massima espressione, e poi eccoli a ballare tra passioni e sogni.
Alfredo Guglielmino, fondatore di Cartura, da 18 anni materializza fantasia: le opere pregiate (e anche costose) che nascono dalle sue mani e da quelle di tutti i giovani artigiani che fanno parte della bottega sono la sintesi dell’estro artistico e del sorprendente riuso di lattine, tazze, barattoli, casse usate per il trasporto di pesce fresco e molto altro.
I personaggi sono il vero spettacolo. A Volte è solo un grande atto di generosità da parte di chi li ha generati, che per presentarli al pubblico da loro voce e li rende protagonisti in movimento per esaltarne tutta loro singolarità.

Lo spettacolo è andato il scena
Teatro Tatà di Cartura

via passo di Aci 9 Catania
il 16 dicembre 2016 e il 30 dicembre 2016

A Volte
di Alfredo Guglielmino, Elena Cantarella, Calogero La Bella e Carola Valente
visione gratuita fino ai 4 anni d’età
per gli adulti è richiesta la prenotazione e la tessera dell’associazione