Arsenico, vecchi merletti e… forse ci voleva un pizzico di verve

La ricetta della compagnia Altrove Teatro lascia a bocca asciutta.

«Spettatori, benvenuti in casa Brewster!», sembrano annunciare le due sorelle padrone di casa, sempreverdi signorine che accolgono nella loro decorosa dimora tutti coloro che vogliano varcarne la soglia. Le amorevoli ziette vivono al servizio del prossimo, nella costante ricerca di qualcuno da beneficare. Con loro abita il nipote, un ragazzone picchiatello che crede di essere Roosvelt e che mette in subbuglio il vicinato con gli squilli di tromba dei suoi proclami o le cariche contro le scale, la sua personalissima cittadella da espugnare. Mortimer, l’altro nipote, è invece affermato critico teatrale, prima orgoglioso scapolo e ora irretito al matrimonio da una avvenente quanto impaziente fanciulla. Le ziette, in questo ameno contesto, hanno trovato anche un modo tutto loro di fare del bene: un bicchierino di vino all’arsenico e finalmente vecchini soli e sconsolati potranno avere… eterno riposo.

Tra gli elementi apprezzabili di questo allestimento è sicuramente da includere la scenografia, costruita in modo assolutamente credibile, che inserisce bene nell’ambiente americano dei discendenti dei Pilgrims fathers e suggerisce, dietro le finestre, l’inquietante cimitero. Inoltre, buone le performance di Adelaide Foti e Manuelita Baylon nei panni delle due sorelle, soprattutto nel rendere lo stupore dell’animo gentile davanti a chi le accusa (addirittura!) di essere delle assassine. È però Roosvelt il personaggio che meglio riesce a instaurare un rapporto di simpatia con il pubblico.

Nonostante gli indubbi lati positivi della pièce, bisogna notare che la commedia di Kesselring è la prova del nove per le compagnie teatrali che vogliano testare la loro capacità istrionica: i tempi precisi e calcolati al secondo sono una componente fondamentale per conferire brio a un copione altrimenti solo grottesco. L’inatteso è il fil rouge che deve essere srotolato fulmineo e, a scatti, fra le battute di improbabili personaggi. La vis comica scaturisce dal dosaggio certosino e meticoloso dei tempi scenici, sapientemente unito a verve e rapidità di azione. Gli attori dell’Altrove Teatro, indugiando in qualche passaggio, e talvolta anche accennando battute errate – quasi impercettibilmente – rompono il delicato equilibrio che è il segreto della ricetta di Kesselring.

Il copione fresco e brillante, magari semplice all’apparenza, come il vino di sambuco delle sorelle Brewster, irretisce ma non lascia scampo ai poco accorti: forse che le ziette sono riuscite a beneficare anche l’Altrove Teatro?

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Puccini
Via delle Cascine 41 – Firenze
da giovedì 5 a sabato 7 maggio, ore 21.00

Altrove Teatro presenta:
Arsenico e Vecchi Merletti
di Joseph Kesselring
regia Fiorella Sciarretta
con Manuelita Baylon, Adelaide Foti, Marco Predieri, Marcello Sbigoli, Rosario Campisi, Andrea Giorgi, Eleonora Cappelletti e Remo Masini