Into the darkness

galleria toledo napoliGalleria Toledo si conferma ancora una volta tra le piccole realtà teatrali partenopee più interessanti, regalando al pubblico quel piccolo gioiello che è Battuage.

Vuccirìa Teatro, giovane compagnia siciliana, in un unico weekend porta in scena a Napoli due spettacoli dal sapore innovativo (Io, mai niente con nessuno avevo fatto e Battuage), dedicati al vasto tema della sessualità, dell’identità di genere e dell’accettazione di sé.
In particolare, Battuage è lo spaccato di un mondo sordido, sporco, egregiamente rappresentato dalle latrine sudice che compongono l’intera scenografia e nelle quali ogni personaggio fa sosta per cambiarsi d’abito, svelare se stesso e confrontarsi col proprio io riflesso nello specchio. Sono mostri quasi disumanizzati gli abitanti di questo mondo, prostitute, gigolò, transessuali, eterosessuali e scambisti che per rincorrere ciò che vogliono si lasciano alle spalle il rispetto di sé, giocano con gli istinti altrui e pongono alla mercé di costoro i loro corpi, le loro anime e prima ancora le loro identità. Non sono vittime, ma carnefici consapevoli dei loro destini, incattiviti da ciò che hanno vissuto, abbrutiti dall’immagine che ormai hanno di sé, quella che comunque hanno scelto e continuano a scegliere. Esempio lampante è il giovane Salvatore che, con marcato accento siciliano, fa sfoggio al pubblico dei suoi perché e della sua storia.

Come sbucato da Reality di Garrone o da Videocracy di Gandini, racconta del viaggio che dalla sua Sicilia lo ha condotto nella Capitale, in cerca di fama e denaro, tentando di riscattarsi da una vita di provincia fatta di desideri castrati e povertà. Il treno buono, però, non è mai passato e, così, da anni si prostituisce, indossando scarpe da donna per ampliare il bacino d’utenza, come lui stesso afferma. Non ha pena di sé, non piange per il suo destino, ha accolto il lato oscuro che potrebbe celarsi in ognuno di noi e lo ha lasciato vincere. Così come hanno fatto le due prostitute transessuali che quasi si scannano pur di non dividersi i clienti (e dunque il denaro); o la meretrice greca trapiantata a Roma che si credeva padrona del corpo che abita e alla quale viene, invece, ricordato a suon di botte che squillo libere non esistono e che il suo dovere è obbedire. Personaggi interpretati con una grande forza e che svelano le proprie squallide ombre senza mai chiedere pietà, senza giustificarsi.
E non è solo il popolo della notte a essere ritratto a tinte scure. Anche la più classica delle unioni, che segue i dettami di una società eteronormativa, patriarcale e monogama, mostra le sue zone buie, le sue falle. Marito e moglie servi l’uno dell’altro, attori di una parte in cui non credono, dimentichi dell’amore che dovrebbe guidarli e di cui non v’è traccia, costretto tutto com’è a rientrare in uno schema che ormai è parte di molti e che prevede la castrazione di sé e dei propri desideri in nome di un modello ritenuto l’unico giusto. Proprio tale coppia sarà protagonista del tragico finale dello spettacolo, che, però, è anche il momento meno riuscito tra tutti, a tratti forzato ed eccessivo, fuori tono.
Nel complesso Battuage si segnala come una ventata d’aria fresca, per la determinazione delle tematiche portate in scena e per come sceglie di rappresentarle. Funziona ogni elemento del meccanismo, dai dialoghi ai monologhi, dalle musiche appropriatamente inserite alle interpretazioni, che sono la cosa più viva e più autentica di questa pièce cruda e concreta. Memorabili i duetti in cui gli attori si alternano impilando parole su parole alla velocità della luce senza mai incespicare. Su tutti, esalta quello che vede protagoniste le due prostitute transessuali che all’unisono, rivolte al pubblico, recitano accennando una coreografia e dando ritmo al loro sfogo, rovesciando così sulla platea le loro brutali verità, senza pudori né ipocrisie.

Lo spettacolo è andato in scena
Galleria Toledo
via Concezione a Montecalvario 34, Napoli
sabato 10 gennaio ore 20.30 – domenica 11 gennaio ore 18.00

Battuage
di Joele Anastasi
regia Joele Anastasi
con Joele Anastasi, Enrico Sortino, Federica Carruba Toscano, Simone Leonardi
aiuto regia Enrico Sortino, Nicole Calligaris
scene e costumi Giulio Villaggio
disegno luci Davide Manca
musica originale “Battuage” Alberto Guarrasi
make up Stefania D’Alessandro
foto Dalila Romeo
video Giuseppe Cardaci
organizzazione e distribuzione RAZMATAZ
ufficio stampa leStaffette
produzione Diaghilev
co-produzione Vuccirìa Teatro