Un gioioso minimalismo

Inizialmente concepita come un trittico di danza contemporanea, la serata del 15 maggio all’Opéra di Lione ha finalmente visto presentare due balletti: Sarabande di Benjamin Millepied e Quintett di William Forsythe.

Malgrado la mancata rappresentazione del balletto principale della serata, a causa di uno sciopero, Bella Figura et autres pièces ha riportato la danza al centro della programmazione dell’Opéra di Lione. Terzo e ultimo appuntamento stagionale con questa arte sul palcoscenico dell’Opéra (dopo l’oramai classico Limb’s Theorem di William Forsythe e l’immaginifico Atvakhabar Rhapsodies di Karl Biscuit & Marcia Barcellos), l’appuntamento di questo maggio ha permesso di godere della bravura dei ballerini del Ballet de l’Opéra di Lione e dell’intelligente scelta del direttore Serge Dorny.

La prima parte della serata è stata dedicata alla rappresentazione di Sarabande di Benjamin Millepied, uno dei migliori coreografi francesi della nuova generazione. I suoi inizi, avvenuti proprio nella città rhonalpina, risalgono al 2001-2002 quando realizzò opere come Passages e Clapping Music. Da quegli anni molta acqua è passato sotto i ponti, e il giovane Benjamin ha oramai all’attivo più di una ventina di pièce (oltre alla partecipazione come attore e coreografo nel film Black Swan) e dal prossimo ottobre prenderà le redini della sezione della danza dell’Opéra di Parigi. La pièce presentata a Lione rappresenta un momento ludico e gioioso, dove sulla scena agisce molto spesso un solo danzatore, accompagnato da un violino o da un flauto. L’essenzialità scenica non impedisce, però, la creazione di uno spettacolo sensibile e virtuoso, capace di mostrare delle concatenazioni che sviluppano brevi frammenti narrativi sempre in bilico fra la tradizione, la sperimentazione e l’improvvisazione.

La seconda parte della serata ha visto la presentazione di Quintett, un balletto dell’immenso William Forsythe. Siamo molto lontani dalla temperatura di Limb’s Theorem rappresentato sempre qui solo qualche mese fa. Quintett si installa su di una traccia minimalista di Gavin Bryars, Jesus’ Blood Never Failed Me Yet del 1971. Si tratta di una composizione musicale ripetitiva e circolare, totalmente in linea con le ricerche minimaliste dell’epoca, che debutta come una litania religiosa per assumere, con il continuo passaggio vocale, contorni da ninnananna che culla e che ci accompagna nel limbo tra sogno e realtà. Una musica circolare che inviluppa la danza concepita da Forsythe. Linee programmatiche solcano in maniera colorata il palcoscenico, formando brevi racconti che rimangono frammentari ma provvisti di una loro incisività vitale. La circolarità musicale piomba anche su quella danzante e basti pensare all’infinita produzione di ballerini che la buca situata lateralmente attua sempre in maniera improvvisa. Quintett è, inoltre, una drammatica lettera d’addio che Forsythe dedicò alla compagna malata, e questa pièce è percorsa da un sentimento doloroso che fa muovere i corpi e li fa ricadere poco dopo, stanchi, battuti, ma mai stremati. Si rialzano, sempre, mostrando una testardaggine che è un delicato inno alla vita.

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foto Quintett di Jean Pierre Maurin
foto Sarabande di Michel Cavalca

Bella Figura et autres pièces a montré la vitalité de la danse contemporaine. Les créations de Jiří Kylián, Benjamin Millepied et William Forsythe ont formé un trio proposant des lignes programmatiques très intenses et colorées. La saison de la danse de l’Opéra de Lyon se termine dans la grâce et dans le silence. Rendez-vous à l’année prochaine où on retrouvera Jiří Kylián, Benjamin Millepied et William Forsythe, mais aussi Yoann Bourgeois, Maguy Marin, Anna Teresa De Keersmaeker et Ashley Wright.

Lo spettacolo è andato in scena:
Opéra de Lyon
1, Place de la Comédie – Lione (Francia)
dal 13 al 17 maggio 2014, ore 20.30

L’Opéra e il Ballet de l’Opéra de Lyon presentano
Bella figura
di Jiří Kylián
costumi Joke Visser
ripetizioni Ken Ossolat
realizzazione tecnica Kees Tjebbes
con Coralie Levieux, Dorothée Delabie, Raúl Serrano Núñez, Caelyn Knight, Mathieu Rouvière, Annabelle Peintre, Alexis Burbeau, Agalie Vandamme, Harris Gkekas

Sarabande
di Benjamin Millepied
musiche di Jean-Sébastien Bach
costumi Paul Cox
luci Roderick Murray
violino Nicolas Gourbeix
flauto Seiya Ueno
con Tadayoshi Kokeguchi, Alexis Bourbeau, Adrien Delépine, Mathieu Rouvière, Julian Nicosia, Franck Laizet

Quintett
di William Forsythe
musiche Gavin Bryars
costume Stephen Galloway
ripetizioni Stephanie Arendt
con Harris Gkekas, Raúl Serrano Núñez, Carlos Láinez Juan, Coralie Levieux, Caelyn Knight, Randy Catillo, Franck Laizet, Julian Nicosia, Agalie Vandamme, Dorothée Delabie
http://opera-lyon.com/