angelo-mai-romaTra colpi di scena e amare rivelazioni si consuma uno degli episodi più drammatici della saga. La crisi economica mette in ginocchio il Paese e Satana, nell’ombra, trama contro l’umanità. Non è certo tempo di ridere.

Durante un’eclissi, Velita partorisce due bambine, una bellissima, l’altra brutta da mettere i brividi. Wilma, crudele come sempre, propone di darle via, o di tenerne una sola, perché altre bocche da sfamare non gravino sul budget già disastroso della famiglia. Velita, però, si oppone con fermezza, decisa a riversare sulle figlie tutto l’amore di cui ciascuna ha diritto.Dubian e Sebastian, novelli sposi, sono già ai ferri corti: Dubian, sofferente per la durezza che il marito gli riserva, fa un sogno erotico in cui si abbandona a calde effusioni con l’infermiera Solange e mette in discussione la propria identità sessuale. Nel frattempo riceve aggiornamenti da Amelia, la cameriera stralunata: scambiata per una terrorista, è stata imprigionata nel carcere di massima sicurezza di Tel Aviv, dove sono rinchiusi anche i palestinesi che deve liberare per ottenere la droga da Jalil.

A Buenos Aires si celebra il processo contro Washington e Tramutola: il giovane operaio si spaccia per neolaureato in giurisprudenza e difende se stesso e il detective. Dopo una gran confusione di testimoni chiamati al banco, il giudice dichiara gli imputati innocenti. Ma ad un passo dalla fine della seduta, scopre che Washington ha falsificato i suoi titoli di studio e ne ordina l’incarcerazione.

Yeni Venitez, preoccupata per la situazione economica del Paese, fa visita a Candela in convento per elaborare un piano di risanamento. Candela propone la soluzione del “denaro recintato”: i cittadini avranno i loro soldi, ma potranno usarne un massimo di venticinque pesos mensili, mentre gli altri rimarranno confinati nei conti correnti. Così facendo le banche potranno arginare il debito interno causato dai buoni Lecop delle Province.

Al distretto di polizia c’è sconcerto per l’approvazione della legge sul denaro recintato. Agli agenti viene spiegato che non perderanno neanche un peso, e che potranno pagare le spese usando degli assegni, sui quali è però imposta una pesante tassa. In previsione di un periodo di crisi onerosa per tutti i cittadini, si invita alla solidarietà e alla collaborazione reciproca.

Due poliziotti in borghese fanno irruzione al Sapucay e arrestano Alvaro Aluche, Mona Zucher e Genoveva, la figlia cieca di Franco, per prostituzione. Uno degli agenti riconosce nella foto stampata sulla maglietta di Genoveva il collega Tramutola. La ragazza, incurante della gravità della situazione, impazzisce di gioia e conta i minuti che la separano dall’incontro tanto atteso con l’amore della sua vita.

Lo spettacolo continua:
Angelo Mai

via delle Terme di Caracalla, 55a – Roma
fino a giovedì 23 dicembre
orari: dal martedì al venerdì, ore 20.30
(durata 2 ore 15 circa senza intervallo)

Bizarra, una saga argentina
di Rafael Spregelburd
traduzione Manuela Cherubini
regia Manuela Cherubini, Giorgina Pilozzi, Fabio Cherstich, Flaminia Caroli
direzione artistica Manuela Cherubini, Giorgina Pilozzi, Giorgio Barberio Corsetti
produzione Fattore K, Angelo Mai, Psicopompo Teatro con il sostegno di Rialtosantambrogio, Semintesta – Spazio Zip, Produzionepovera, I Generali
scene, costumi, visione Francesco Esposito
direzione tecnica, disegno luci e video Igor Renzetti
trucco Sara Cotichelli
Cast degli eroi di La democrazia è il peggiore dei sistemi conosciuti, ottava puntata
Stefania Aluzzi, Mariano Arenella, Gaspare Balsamo, Raimondo Brandi, Valentina Bruscoli, Andrea Capaldi, Giorgio Carugno, Pepita Cianfoni, Paolo Civati, Sylvia De Fanti, Gian Marco Di Lecce, Alessandra Di Lernia, Mary Di Tommaso, Matías Endrek, Ferruccio Ferrante, Clara Galante, Andrea Alessandro La Bozzetta, Andrea Martorano, Luisa Merloni, Paola Michelini, Orsetta Paolillo, Fabio Pappacena, Raffaella Pontarelli, David Power, Marco Quaglia, Laura Riccioli, Alessandro Riceci, Patrizia Romeo, Pamela Sabatini, Laura Sampedro, Simona Senzacqua, Giorgio Sorrentino, Serenella Tarsitano.