Quei precari d’altri tempi

Passione, gioventù e spirito da outsiders vanno in scena al Teatro Don Bosco.

Le ragioni per vedere la Bohème oggi sono simili a quelle per cui si possono ancora leggere con piacere i classici: sono storie che hanno di antiquato location e costumi, ma che sono contemporanee per trame e sottotrame. Guardiamo per esempio alla Bohème che va in scena al teatro Don Bosco, nell’edizione curata dall’ALFA Musicorum Convivium. La storia è nota: un gruppo di ragazzi che cercano la propria strada nella vita convivono in una soffitta. L’atmosfera è goliardica tra lazzi e difficoltà quotidiane, finché nella stessa palazzina viene ad abitare una bella ragazza, Mimì, che farà breccia nel cuore del poeta del gruppo, Rodolfo. Sembra tutto normale, il loro amore rallegrerà inizialmente la brigata alla quale si unirà anche la volubile Musetta, fidanzata del pittore Marcello, ma le difficoltà della vita reale diverranno drammatiche quando la malattia farà irruzione con il suo carico di realtà e di dramma nella vita quotidiana. Dopo il successo festeggiato con il tutto esaurito per la Traviata di Giuseppe Verdi, la Compagnia guidata da Alessio Magnaguagno e Fausta Ciceroni porta oggi in scena l’opera del grande Giacomo Puccini offrendo nuove e stimolanti chiavi di lettura: la Bohème, infatti, è ancora scapigliatura in quanto rappresentazione pura di quella generazione, ma è già anticipazione di una condizione di precariato moderna e attuale, in cui le problematiche giovanili che sembrano trattate con leggerezza si confrontano con l’imprevidibilità della vita. La rappresentazione coinvolge e appassiona il pubblico, anche quello più giovane, ed è sicuramente merito dell’affiatamento tra gli interpreti e di una regia equilibrata, che procede, quadro dopo quadro, con mano sicura. La musica è inevitabilmente protagonista, e la sua magica bellezza è di toccante consolazione anche nei momenti più commoventi della rappresentazione. Fine esplicito di questa edizione è quello di portare la magia Pucciniana tra i banchi di scuola e avvicinare i giovanissimi a queste opere magnifiche. L’obiettivo è sicuramente stato centrato a giudicare dagli applausi che il pubblico in sala ha tributato senza risparmiarsi.

Lo spettacolo continua:
Teatro Don Bosco
Via Publio Valerio, 63 – Roma
fino a sabato 15 dicembre, ore 21.00

Bohème
di Giacomo Puccini
direttore Luciano Bellini
regia Mary Ferrara
con Fausta Ciceroni, Matteo Sartini, Sang Hyum Jo, Margarita Marban, Alessio Magnaguagno, Simone Senneca, Silvio Riccardi, Silvio Riccardi