maggiofiorentinoIl 14 marzo l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino ha dato vita alla prima di un concerto interamente dedicato al grande compositore tedesco. Esecutori d’eccezione: Saleem Abboud Ashkar al pianoforte e Nikolaj Znaider sul podio.

Affascinante quanto insidioso il programma del Maggio – che ha eletto il Concerto n. 2 in si bemolle maggiore op. 83 per pianoforte e orchestra e la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90 – soddisfacendo appieno le aspettative del pubblico.
Znaider e Ashkar hanno dato grande prova di sé, mostrandosi artisti appassionati e sensibili, assolutamente convincenti in un repertorio difficile non solo dal punto di vista tecnico ma altresì emotivo. Non è impresa facile, infatti, seguire e assecondare Brahms nelle sue peregrinazioni all’interno dell’animo umano, a mano a mano che si susseguono le diverse tematiche dell’opera.
Il Concerto n. 2 op. 83 è, nel suo genere, sicuramente uno tra i più lunghi e impegnativi di tutta la storia della musica. La sua ossatura formale è dilatata con l’ausilio di un insolito quarto tempo, tra il Primo e l’Andante, e il pianoforte si trova ad affrontare, alla pari, le impetuose masse foniche dell’orchestra, in una sorta di scontro tra titani. Saleem Abboud Ashkar affronta con rara maestria la granitica e poderosa scrittura brahmsiana, cogliendo con coraggio e passione i densi grappoli di note e mostrando una accentuata propensione al virtuosismo. Un momento degno di nota è da rintracciarsi, in particolare, nel corso dell’Andante – quando violoncello e pianoforte dialogano e conducono la musica in una fitta foresta di avventure armoniche.
Nel corso della Sinfonia n. 3 op. 90, al contrario, è Znaider che si mostra padrone assoluto del podio – e del palco. Il giovane direttore – e violinista – danese sfodera grande padronanza della partitura e, senza l’ausilio della lettura, garantisce a tutte le sezioni dell’orchestra attacchi chiari e precisi. La sua gestualità appassionata – eppure scevra da esagerazioni – dona alla melodia una corposità vigorosa ma colma di grazia, senza tralasciare i toni opachi e il pathos carico di rassegnazione tipici di Brahms. Punto focale della Sinfonia è, anche in questo caso, il Terzo tempo, profondamente nostalgico e meditativo, interrotto inaspettatamente da un episodio centrale di danza stilizzata: quasi uno squarcio assolato tra le nubi.
Un’orchestra in grande forma, quella del Maggio Musicale Fiorentino, che ha saputo piegarsi alle richieste musicalmente intelligenti di un ottimo Nikolaj Znaider e alle esigenze di un eccellente Saleem Abboud Ashkar. Unica nota dolente della serata un pubblico frettoloso, troppo preoccupato del parchimetro per aspettare che gli artisti lasciassero definitivamente la scena.

Il concerto è andato in scena
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
corso Italia, 16 – Firenze
giovedì 14 e venerdì 15 marzo, ore 20.30

Concerto n. 2 in si bemolle maggiore op. 83 per pianoforte e orchestra
di Johannes Brahms
direttore Nikolaj Znaider
pianoforte Saleem Abboud Ashkar
orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90
di Johannes Brahms
direttore Nikolaj Znaider
orchestra del Maggio Musicale Fiorentino