Il dono più grande

Apollo regala alla sacerdotessa troiana, Cassandra, la capacità di prevedere il futuro. Il Teatro Elfo Puccini ce ne rende partecipi attraverso il testo della scrittrice tedesca, Christa Wolf.

La capacità più ambita dagli uomini di ogni tempo è sempre stata quella di poter prevedere ciò che accadrà domani. Il futuro, parola spesso abusata, concetto vago, effimero, inafferrabile, come tutte le cose ignote, ci attrae e ci spaventa al tempo stesso.
Cassandra, sacerdotessa troiana, figlia di Ecuba e Priamo, possedeva questa capacità. Era in grado di vedere, sentire e anticipare gli eventi. Il dio Apollo l’aveva scelta. Ma quello che agli occhi degli altri mortali era il regalo maggiormente desiderabile, per la giovane fanciulla innamorata di Enea si trasforma nel più crudele dei destini.

E se il fatto di prevedere gli eventi, di renderli noti, non bastasse a cambiarli? Se tutto ruotasse attorno a un destino già predefinito, cosa cambierebbe possederne la conoscenza? La preveggenza non ha aiutato Cassandra a scongiurare la guerra con la conseguente cancellazione della sua stirpe. Non le ha impedito di diventare una prigioniera, di essere considerata una pazza, di morire sull’isola di Micene nella più completa solitudine. Forse perché quello che tutti definiscono come un dono, semplicemente non lo è. Almeno non quando sei costretta a vedere scorrere nella tua testa, come fossero dei film, le immagini della morte che colpisce i tuoi cari; non quando ti innamori di un uomo sapendo già, con assoluta certezza, che se ne andrà.
Cassandra ci insegna che il senso della vita è tutto nell’istante che stiamo vivendo. Che molto spesso il futuro è solo una scusa per non vivere il presente.

Il gioco delle parole che si trasformano in visioni, immagini e oggetti, lascia colpiti. Merito della splendida scenografia e della sapiente regia. Belli anche il fondale (firmato da Ferdinando Bruni), i costumi la musica e le luci. Non convince però del tutto l’adattamento del testo dell’autrice, Christa Wolf: troppi salti logici, troppe scene sospese. A tratti, faticoso da seguire per il pubblico e da gestire per l’emozionata ed emozionante interprete, Ida Marinelli.

foto di Luca Piva

Lo spettacolo continua:
Teatro Elfo Puccini

corso Buenos Aires, 33 – Milano
fino a domenica 12 febbraio
orari: da lunedì a sabato, ore 21.00 – domenica, ore 16.00

Cassandra
di Christa Wolf
regia Francesco Frongia
con Ida Marinelli
musica Gionata Bettini
scene, costumi e video Francesco Frongia
luci Nando Frigerio
produzione Teatridithali
fondale Stasi del tempo disegnato da Ferdinando Bruni