Russian do it better

Il Teatro Filodrammatici apre il nuovo anno con Cechoviana, uno spettacolo divertente eppure riflessivo tratto dai racconti del grande autore russo.

Mentre il pubblico si accomoda tranquillamente in sala, sul raccolto palcoscenico del teatro ha inizio Cechoviana, uno spettacolo nato dalla collaborazione tra i Filodrammatici e TEATRO Ma, per celebrare l’illustre autore russo. Ideato dalla regista Karina Arutyunyan, è tratto da cinque brevi racconti di Anton Checov, ovvero: Un’Imprudenza, La Consorte, Il Diario di un aiuto contabile, La Corista e Il Cacciatore. Le diverse storie, rappresentate con ironia e dinamismo, sono tutte ambientate in una piccola città russa e accomunate tra loro da sottili e profondi rapporti che legano i diversi personaggi.

Tutto ha inizio in una  sera d’autunno inoltrato, durante i festeggiamenti per il battesimo della neonata figlia di un contabile. Questo lieto evento fa da cornice alle inaspettate vicende che sconvolgono, seppure per un breve periodo, la vita tranquilla e abitudinaria dei protagonisti. In poche ore, infatti, si sbriciolano matrimoni e amicizie, si consumano tradimenti e menzogne, si architettano truffe e corruzioni. L’ordine iniziale si trasforma in caos che, nella gran parte dei casi, si risolve con il ritorno alla normalità e all’abitudinaria routine quotidiana che, sebbene costruite su ipocrisie e falsità, spesso appaiono la via più rassicurante – e comoda – per mantenere il proprio status sociale.

Nella rappresentazione, la verità si presenta nelle sue sembianze tragicomiche, mettendo a nudo le diverse sfaccettature dell’animo umano, spesso instabile e corruttibile. La regista indaga e si sofferma sulle debolezze dei  personaggi, affrontando temi seri e persino drammatici, pur con grande ironia, stuzzicando e divertendo lo spettatore.
Le vicende sono ambientate in uno spazio essenziale, trasformato di scena in scena dagli stessi interpreti che lo allestiscono con  pochi mobili. Unico elemento dominante e onnipresente: le vecchie foto, sulle quali i personaggi sono immortalati immersi in un felice passato – che si scontra in modo dissonante con l’attuale e triste presente.
Nel finale, quando l’ordine è ristabilito – seppure in qualche modo – i personaggi esibiscono nuovamente orgogliosi le loro foto e – con delicato effetto metateatrale – concludono disponendo in scena un’immagine dell’illustre Anton Checov, per ringraziarlo della sua opera, in grado ancora oggi di suscitare in noi pensieri ed emozioni.

Lo spettacolo continua:
Teatro dei Filodrammatici

via Filodrammatici, 1 – Milano
fino a domenica 29 gennaio
orari: martedì, ore 20.45 – mercoledì, ore 19.30 – giovedì, venerdì e sabato, ore 20.45

Cechoviana
tratto da Anton Checov
regia Karina Arutyunyan
con Sonia Burgarello, Riccardo Buffonini, Luigi Celotti, Sara Drago, Giancarlo Latina, Michele Mariniello, Marta Ossoli, Luigi Rausa, Giuseppe Salmetti, Carla Stara e Giulia Viana
scene Agnese Bellato
costumi Lidia Meneghini
coreografie Franco Reffo
co-produzione TEATRO Ma – Teatro Filodrammatici, con il sostegno Accademia dei Filodrammatici