Non si finisce mai di… insegnare

Nella sala raccolta della Domus Talenti a Roma prosegue la rassegna di teatro al femminile Ingrendiente F. Stavolta sulle scene Alessandra Frabetti, eterna studentessa della materia che pur insegna da decenni.

Alessandra Frabetti si vuole «togliere degli sfizi» e lo dice più volte nel corso della serata. Vuole farlo ora che il tempo – quello  vero della vita, e quello scenico del teatro – gliene dà la possibilità. «Uno spettacolo autoriferito, ai limiti dell’autismo» dice ancora, presentando il suo Ciò che resta… Serata di disonore, ma poi smentisce nei fatti le sue stesse parole, perché elude la minaccia della deriva autobiografica lasciando che sia il teatro a raccontare, per associazione, le tappe salienti della sua vita.
Così l’affittacamere che le dava casa a Bologna, ai tempi dell’università, è la Rosa Tavernini di Anna Cappelli, testo che Annibale Ruccello scrisse negli anni Ottanta e che ancor oggi riscuote successo sul palco. Il rapporto della Fabretti con gli uomini (culminato nel suo matrimonio in giovane età) e con le donne (amicale o professionale che sia) è narrato attraverso due scene scritte da Carlo Goldoni, il dialogo sulla biancheria fra Mirandolina e il Cavaliere, tratto dalla Locandiera, e la scena del mariage da Smanie per la villeggiatura, che vede protagoniste le false amiche Giacinta e Vittoria. L’incursione nelle Regole del saper vivere nella società moderna di Jean-Luc Lagarce rappresenta il culmine del divertissement, che la Frabetti realizza giocando con le convenzioni sociali – in particolare quelle relative al galateo della cerimonia nuziale – rendendole palesemente oggetto di scherno bruciante. Un estratto da Lo zoo di vetro di Tennessee Williams dà una brusca sterzata al tono brillante della serata, chiudendo lo spettacolo con una punta di misurata drammaticità.
Le prove di recitazione della protagonista sono intervallate dalle performance canore di Les Triplette de Belleville, formazione femminile che ha deliziato il pubblico con rivisitazioni di brani musicali ricercati e meno famosi di artiste del calibro di Cristina Donà e Nada.
Ciò che resta… Serata di disonore si configura come una confessione privata e non seriosa della donna e artista Alessandra Frabetti al suo pubblico. Colpisce, forse più della valenza artistica dell’allestimento in sé, lo spessore dell’intimo rapporto che l’attrice intrattiene con la sua materia e fonte di vita. Dopo una carriera decennale e un impegno costante nell’insegnamento della recitazione e della dizione, la Frabetti si cimenta ancora nel teatro come una giovane allieva, e lascia che sia lui a insegnarle la vita, e non il contrario.

Lo spettacolo è andato in scena:
Domus Talenti
via delle Quattro Fontane, 113 – Roma
domenica 23 settembre, ore 21.30
(durata 1 ora e mezza circa senza intervallo)

Ingrediente F – Rassegna di teatro al femminile presenta
Ciò che resta… Serata di disonore
con Alessandra Frabetti, Les Triplette de Belleville (Silvia Donati, Daniela Galli, Barbara Giorgi)