Una nottata da tangueros

teatro-duse-bolognaIl 15 marzo scorso, al Teatro Duse di Bologna, è andato in scena ContemporaryTango. Spettacolo dedicato a una forma di danza dal sapore antico – ma che si tenta di attualizzare. Protagonisti il Balletto di Roma e Kledi Kadiu.

Il Balletto di Roma cambia totalmente registro rispetto alla precedente messa in scena di Otello – coreografato da Fabrizio Monteverde. Accantonato Shakespeare, approccia infatti il tango sociale argentino. Nasce così ContemporaryTango. E, come evidenzia il titolo, il ballo e la musica argentina sono il leitmotiv e, insieme, i protagonisti dell’intero spettacolo.

Nato a cavallo tra Otto e Novecento, nei sobborghi della regione del Rio del Plata, il tango ben presto contagia anche le classi sociali e culturali più elevate, fino a diffondersi ampiamente nei locali, nelle scuole di ballo e sui palchi di tutto il mondo. Alla luce di tanta popolarità, non sorprende che molti coreografi continuino a mostrare interesse per questo genere di danza; e Milena Zullo, a quanto pare, non fa eccezione.

L’intento dello spettacolo del Balletto di Roma è quello di appropriarsi di questa forma, sia a livello musicale sia coreico, per trasformarla in un linguaggio contemporaneo, non tanto a livello tecnico quanto rappresentativo e drammaturgico.

L’azione coreografica si svolge quasi tutta in penombra, immergendo il pubblico nel racconto di una “nottata particolare”. I personaggi che la popolano, alla fine della loro faticosa giornata lavorativa,  si spogliano – letteralmente – dei loro abiti quotidiani per vestire quelli di tangueros e abbandonarsi alla sensualità e al rilassamento notturno – tipici delle tanguerias. In una successione di quadri, scambi relazionali e intrecci amorosi si susseguono senza soluzione di continuità.

Tradimenti, gelosie, passioni e rivalità – ma anche nuove amicizie – si esprimono in passi a due, assoli e momenti corali. Il mondo esterno sembra compattarsi e trasformarsi nella Milonga. Questo è il “luogo” ideale dove persone, professioni e classi sociali diverse abbandonano i propri ruoli e i propri “panni” – che li separano nella vita quotidiana – per riunirsi in un altrove senza tempo, dove finalmente possono essere giudicate non per ciò che fanno – il ruolo sociale che rivestono – ma per ciò che sono. Il tango come momento e strumento di unificazione e liberazione.

Le musiche di alcuni tra i più famosi autori del genere, tra i quali Astor Piazzolla e Osvaldo Pugliese, accompagnano i danzatori in questo viaggio notturno. Da segnalare, tra gli interpreti, il danzatore albanese Kledi Kadiu, nome di richiamo dello spettacolo – ma non protagonista – che si distingue dal resto della Compagnia soprattutto per la sua tecnica, decisamente più pulita.

L’idea del tango come linguaggio contemporaneo è di sicuro affascinante, purché trascenda i semplici abiti dei ballerini e i soliti cliché legati al genere, per immergersi nei contesti sociali e culturali odierni ed esprimere la realtà profonda di questi nostri tempi, sui quali la danza, e – perché no? – anche il tango, potrebbero proiettare qualche utile fascio di luce.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Duse
via Cartoleria, 42 – Bologna
venerdì 15 marzo

ContemporaryTango
con il Balletto di Roma
e la partecipazione straordinaria di Kledi Kadiu
coreografia Milena Zullo
musiche Astor Piazzolla, Lucio Demare, Anibal Troilo Juan D’Arienzo, Osvaldo Pugliese, Francisco Canaro, Angel Villoldo
costumi Giuseppina Maurizi
maître de ballet Piero Rocchetti
light designer Emanuele De Maria
direzione artistica Walter Zappolini