Nudo e samba

La serata si apre all’insegna della danza contemporanea internazionale con due prime assolute: Denuded – del croato Bruno Isaković – e Devoid – del ceco Michal Zàhora; prodotte entrambe dal network europeo Be SpectACTive! (progetto di cui sono capofila il Comune di Sansepolcro e CapoTrave/Kilowatt, all’interno di un partnerariato composto da 12 istituzioni, tra festival, università e teatri europei).

Alle 20.45, al Teatro alla Misericordia di San Sepolcro, debutta Denuded. Per una migliore fruizione dello spettacolo, ci chiedono di sedere davanti, per terra. In scena, dodici ballerini.

Non ci saranno né musica né suoni all’infuori del respiro dei danzatori: per cinquantacinque minuti di esplorazione del rapporto fra tensioni del corpo e respirazione.

La pancia si gonfia e si contrae, il ritmo varia – si calma o si intensifica fino a raggiungere punti di climax, per poi allentarsi di nuovo. I ballerini sembrano mantenersi in equilibrio fra ciò che sperimenta il loro corpo, un certo richiamo che provano l’uno per l’altro e il nostro sguardo – dal quale paiono attratti o incuriositi. In diversi momenti interpellano gli spettatori con gli occhi e le luci seguono questo coinvolgimento del pubblico illuminandolo e abbracciandolo – trasformandolo da platea passiva in parte attiva di ciò che accade – mentre qualcosa all’interno degli spettatori sembra affermare con veemenza che no, non siamo uguali, noi non siamo come loro.

Il nudo, protagonista dello spettacolo, non è il simbolo di un tabù infranto ma neanche il riflesso di un qualcosa che si può vivere come del tutto normale. Forse è sacrificio di sé, forse solo un esperimento. Nel complesso, uno spettacolo caratterizzato da una forte visualità pittorica che evoca espressioni e torsioni michelangiolesche e che richiama indubbiamente lo stile del Caravaggio.

A seguire, nell’Auditorium di Santa Chiara, è la volta di Devoid di Michal Zàhora. Un a-solo – frutto di un periodo di residenza di due settimane a Sansepolcro e di un lavoro di collaborazione online fra Zàhora e il pubblico sulla piattaforma multimediale di Be SpectACTive! – in cui il danzatore mette il proprio corpo e la propria sensibilità fisica al servizio delle emozioni nascoste fra le parole di corrispondenze reali. Il testo è, quindi, un intreccio polifonico di lettere private, alle quali il danzatore dà corpo, fra momenti di rilassamento e di tensione, alla ricerca di nuovi scopi, sensi o semplicemente del riposo.

Considerando la vocazione del territorio alla scrittura di sé (pensiamo all’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e alla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari) che, come vedremo, ha innervato anche un altro progetto del Festival, Devoid potrebbe essere interpretato come una sorta di autobiografia collettiva, un’indagine sociologica e, ancora, un tentativo di esprimere con il movimento – attraverso il quale Zàhora ricerca anche significati universali – la narrativa propria di ognuno, che fluisce poi, unitamente alle altre, in una sola grande storia.

In chiusura di serata, presso il Palazzo delle Laudi, si inaugura il ciclo di concerti Sei pezzi facili – un progetto di Michele Corgnoli per conto dell’associazione Effetto K, responsabile della programmazione musicale del Festival. Come accennato sopra, si tratta di un’altra idea fortemente segnata dall’interesse per la scrittura di sé: è, infatti, il tentativo di ricreare un’autobiografia sonora ed emozionale attraverso i brani che più hanno segnato la vita dei musicisti coinvolti. In scena, come primo ospite di Kilowatt, Andrea Chimenti, voce dall’83 all’89 dello storico gruppo rock Moda e oggi solista. Un’autobiografia ancora più particolare perché, a eseguire insieme a Chimenti i brani più significativi della sua vita, c’è il figlio.

Di sfuggita, in quanto messo in scena in contemporanea con Devoid, alle 22.00, cogliamo anche il finale del concerto della Montefiori Cocktail Band, con il suo repertorio di brani cult – fra spot televisivi e colonne sonore in stile anni Sessanta – che sembrano ammiccare a una forma moderna e originale di lounge music. Contagiosi: impossibile non fermarsi ad ascoltarli e ballare.

Gli Spettacoli sono andati in scena all’interno di Kilowatt Festival 2015
varie location

Sansepolcro (AR)

ore 20.45
Teatro alla Misericordia
Bruno Isaković presenta:
Denuded

ore 22.00
Auditorium di Santa Chiara
Michal Zàhora presenta:
Devoid

ore 22.00
piazza Torre di Berta
Montefiori Cocktail in concerto

ore 23.15
Palazzo delle Laudi
Andrea Chimenti in:
Sei pezzi facili