Se la stanza tutta per lei si trasforma nella casa tutta per loro

due-teatro-romaNell’ambito della rassegna Una stanza tutta per lei, le Brugole portano in scena a Roma Diario di una donna diversamente etero. E la solitaria intimità sognata dalla Woolf viene travolta dall’implacabile desiderio di convivenza delle donne innamorate delle donne.

In giorni incandescenti per i continui dibattiti su unioni civili e coppie gay, ormai diventati tormentoni televisivi, andarsi a vedere uno spettacolo come quello portato in scena dalle Brugole al Teatro Due potrebbe essere non solo glamour ma illuminante per scoprire meglio queste famigerate coppie gay di cui tanto si parla, ignorandone le dinamiche relazionali, spesso particolarmente ripetitive e comiche se a costituire la coppia sono due donne. Dell’omosessualità maschile si tratta da sempre con maggiore disinvoltura, mentre, quando le loro scelte sessuali sono alternative, le donne sono di solito lasciate un po’ sullo sfondo: fanno minor danno, ovvio, considerando che, tra matrimoni bianchi e affettività esplicita mai apertamente condannata, segregazioni reali (harem, ginecei) e virtuali (le chat rosa), l’omosessualità femminile è passata per secoli praticamente inavvertita o la si è blandamente scusata, Saffo docet, a meno che non coinvolgesse una Cristina di Svezia…
A Giovanna Donini, giornalista e autrice televisiva, si deve la realizzazione di una rubrica intitolata Diversamente Etero, oggi piuttosto nota anche sul web. A portare ora in scena le vicissitudini femminili simpaticamente narrate dall’irriguardosa rubrica, sono le Brugole, ovvero la bionda Annagaia Marchioro e la bruna Roberta Lidia De Stefano, dirette da Paola Galassi. Lo spettacolo ha una sua linearità estrema: le attrici si alternano nell’interpretare personaggi piuttosto caricaturali che rispecchiano sfaccettature del mondo omosessuale al femminile, ma anche stereotipi di donne in crisi, confuse, o troppo convinte di sé, si prenda il caso della sentinella in piedi, autistica fino al nonsense nel rifiutare il dialogo e il confronto con la modernità. Non manca l’esperta sessuologa vagamente ninfomane – per quanto la sua disquisizione sull’orgasmo resti ben lontana dalla naturalezza esilarante con cui illustrava al pubblico il medesimo argomento la grandissima Franca Rame – accanto alla cantante brasiliana sfacciatamente in pace con se stessa, sessualmente, ma soprattutto verbalmente, disinibita, e con sfrenato candore.
Le Brugole ce la mettono tutta, sono attrici giovani ma dotate, elastiche, decise: si trovano a loro agio qui nei loro ruoli di caratteriste, reggono bene il palco e matureranno ancora. Eppure allo spettacolo qualcosa manca, non riesce a decollare, e dopo i primi momenti di divertimento si avverte un certo immobilismo, un senso di vuoto non colmato. Non che manchi il rodaggio: Diario di una donna diversamente etero è il secondo capitolo di una saga iniziata con lo spettacolo Metafisica dell’amore che vinse il Festival di Asti per la nuova drammaturgia. Probabilmente il problema sta nel raccontare lo stereotipo non riuscendo davvero a superarlo per definire in modo innovativo l’universo gay. Lo spettacolo punta sul comico, infatti, tuttavia non rinuncia a far riflettere (nella lettera del ragazzo diverso e pertanto vittima designata risuona l’affermazione forse più forte di tutte, rivolta ai suoi genitori: «Sono felice di essere omosessuale»). Se alcune verità affiorano però irresistibili («Quello di due donne non è un trasloco: è un esodo!»), il fatto che la famiglia felice del Mulino Bianco sia stata finalmente estirpata e sostituita dalla famiglia arcobaleno, bellamente in trasferta all’Ikea, oggi forse non basta. Cancellare uno stereotipo avallandone, seppur ironicamente, un altro, o continuare a insistere su luoghi comuni un po’ agée, ampiamente sviscerati negli ultimi anni, rischia di far deragliare l’immaginario libero e laico verso l’ingessato pensiero rimproverato tanto al vituperato Povia.

Lo spettacolo è in scena
Teatro Due Roma

Vicolo dei Due Macelli 37, Roma
fino al 14 febbraio
ore 21.00 – domenica ore 18.00

Diario di una donna diversamente etero
di Giovanna Donini e Paola Galassi
regia Paola Galassi
con Annagaia Marchioro e Roberta Lidia De Stefano (Le Brugole)
produzione Le Brugole