Il falò delle banalità

In scena al Teatro Manhattan di Roma Divinamente single, una commedia che scava nel terreno dei rapporti uomo-donna senza trovare però acque nuove.

Il teatro Manhattan, nel cuore del rione Monti, è un piccolo gioiello. Una porticina su via del Boschetto e in cima a pochi gradini una saletta di circa trenta posti con stucchi, dipinti liberty e un palco delle stesse dimensioni al di là di un arco di mattoni rossi. Uno spazio che ricorda un café chantant di fine Ottocento in miniatura.
Il pregio dello spettacolo si ferma qui, alla suggestiva location in cui è stato allestito che, intima e familiare, accoglie calorosamente lo spettatore all’entrata, ma purtroppo non gli dà alcuna consolazione all’uscita. Perché non riesce assolutamente a fargli dimenticare l’estremo disagio a cui è stato sottoposto in quell’ora e mezza in cui una serie di banalità, volgarità e inutilità sono state assemblate in modo sciatto e confuso, senza costruire una storia o suscitare alcuna emozione. Si parla dell’amore, del sesso, dell’omosessualità, della vita di coppia, della crisi degli “anta”; se ne parla e straparla, mescolandoci un po’ di attualità spicciola e immergendo il tutto in un ambiente pacchiano. Si cerca in ogni modo di strappare una risata e in effetti talvolta sulle labbra dello spettatore affiora un sorriso sì, ma d’imbarazzo.
Divinamente single si configura quindi come un tentativo non riuscito di affrontare il tema abusato ma sempre nuovo dei rapporti uomo-donna, della comunicazione fra i sessi e dell’apologia della “singletudine” come scelta obbligata imposta dai dati di fatto.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Manhattan
via del Boschetto, 58 – Roma
fino a domenica 30 ottobre
orari: da giovedì a sabato ore 21.00, domenica ore 18.00

Compagnia Iposcenio presenta
Divinamente single
di Sasà Russo
regia Sasà Russo
con Silvia Ferrari, Alessio Salvatori