Helen Chadwick sogna e fa sognare

A Pescara, Helen Chadwick conquista la platea accompagnando le persone in un viaggio incantato fra i desideri più intimi, alla ricerca della speranza perduta.

Dream through your singing mouth si rivela un titolo quanto mai calzante per lo spettacolo di Helen Chadwick. La cantautrice intona melodie intrecciate in un universo onirico, muovendosi su un tappeto di spartiti musicali. Senza fronzoli l’intento diventa subito chiaro: far sognare il proprio pubblico attraverso le canzoni psicagogiche che sgorgano armoniose dalle sue labbra.

La performance ha il suo fulcro proprio nei sogni, osservati da ogni angolatura: i propri o degli altri, quelli realizzabili o non, in procinto di avverarsi oppure nei quali non si osa neppure credere. L’universo onirico è associato all’idea dell’immaterialità e dell’inconsistenza, eppure viviamo in un mondo costruito con i sogni (o con gli incubi) di qualcuno, che si sono avverati. È giusto, quindi, continuare a collocare sogni e realtà in due dimensioni diverse? O relegare i primi nei ristretti spazi temporali lasciati liberi dalle concrete impellenze del quotidiano? La risposta è assolutamente negativa, anzi Helen Chadwick riconosce una natura materiale al sogno, sottolineando come anche il corpo abbia un’attività onirica propria, e il suo sogno si manifesti come istinto. E, naturalmente, non è possibile imbrigliare né l’uno né l’altro.

Uno spettacolo molto semplice, sia a livello di scenografia che di testo. Il fine nobile, far sognare le persone, è perseguito con pensieri semplici e brevi citazioni. L’impostazione molto informale dello spettacolo facilita il coinvolgimento del pubblico, che batte il tempo con le mani, intona brevi cori, esprime la propria opinione. Un piccolo esercizio finale induce gli spettatori a un faccia a faccia con i propri sogni: ciascuno ha l’obbligo di redigere una lettera che elenchi i desideri e descriva i propositi per metterli in pratica, da imbustare e destinare al proprio indirizzo. Provvederà Helen Chadwick a spedirla.

Lo spettacolo, in lingua inglese, ricerca con delicatezza l’incisività, nella convinzione che ognuno di noi sia in grado di far avverare i propri desideri all’insegna del “Do it! Do it now!” (“Fallo! Adesso!“).

Le frasi più significative dello spettacolo si concentrano su questa degna conslusione: “Qualsiasi cosa tu possa fare, o tu possa sognare di fare, iniziala. L’audacia ha in sé genialità, magia e potere. Iniziala adesso”.

Una perfomance che ammonisce a non considerare i desideri come entità astratte, avulse dalla vita reale, e che ricorda a tutti come il sognare sia un dovere, un mezzo indispensabile per costruire un mondo migliore per se stessi e per gli altri.

Lo spettacolo è andato in scena :
Matta
via Gran Sasso, 15 – Pescara
sabato 7 gennaio, ore 21.30
 
Helen Chadwick in:
Dream through your singing mouth
Scritto da Helen Chadwick
(durata un’ora circa)