Gli #hashtag del corpo

teatro-orologio-roma-80x80Al Teatro dell’Orologio ultima passeggiata nei giardini di Eden – Connect the Dots. Apre la giornata Dancing on my Own, il saggio spettacolo di sette giovani ballerine sul lavoro svolto durante la settimana di laboratori coreografici. Chiude il concerto evento Vatican Shadow.

L’apertura della giornata conclusiva di Eden, festival di danza contemporanea, spetta a sette giovani ballerine che hanno partecipato, durante la settimana, ai laboratori coreografici con Francesca Cola, Riccardo Buscarini, Silvia mai, Irene Russolillo, Lara Russo.
Una scelta di per sé significativa, quella di chiudere i numerosi incontri che hanno animato le sale dell’Orologio con giovanissimi interpreti della nuova danza.
Dancing on my own nasce infatti da un progetto di formazione e creazione della e nella danza d’autore contemporanea. Le partecipanti sono state guidate in un percorso articolato, fatto di stimoli e input diversi, derivanti dalle differenti impostazioni degli insegnanti. Ognuna è stata chiamata a lavorare su un proprio materiale coreografico e sul tema del corpo. I temi scelti sono stati, dunque, sinteticamente riassunti in un titolo hashtag, a cogliere così l’immediatezza del messaggio attraverso un codice comunicativo oramai noto agli utilizzatori dei social network e, soprattutto, ai più giovani. Gli hashtag scelti dalle ballerine sono stati: #corpoastratto, #corporelativo, #corpografico, #corporiflesso, #corpochi?, #corpogeometrico. Ognuna di loro si è presentata in una breve intervista video e ha poi proposto 5-10 minuti di coreografia.

Davvero notevole l’energia dimostrata dagli organizzatori di Eden anche in questa scelta di lavorare con giovani ballerine. La possibilità di crescere attraverso un percorso breve ma di alta qualità, parallelamente ai lavori presentati dai coreografi più esperti, dimostra una buona capacità intuitiva di ciò che dovrebbe contenere un evento o festival. Un merito ancora maggiore se pensiamo essere collocato all’interno di un contesto romano assolutamente e incredibilmente carente di stimoli per la danza contemporanea, soprattutto se off. Alle giovani ballerine si augura di poter riuscire a districarsi al meglio in questa situazione e di crescere sfruttando al massimo le loro potenzialità.
Lo stesso concerto di Vatican Shadow, all’interno di LSWHR, «progetto audiovisivo di sperimentazione a teatro», preceduto da Luciano Lamanna djset, con la presenza di un pubblico numeroso e assolutamente inedito per il Teatro dell’Orologio fatto di giovani e giovanissimi amanti della musica elettronica, rappresenta un’altra conferma della bontà di questa edizione di Eden – Connect the Dots e soprattutto testimonianza concreta del valore e della riuscita della sua scommessa di fondo. Quella di riuscire a creare «nuovi percorsi, nuove combinazioni, nuove sfide per delineare uno spazio per la danza d’autore», mettendo «in contatto artisti appartenenti a linguaggi differenti e il pubblico con il lavoro degli artisti e i linguaggi del contemporaneo», attraverso «l’incontro, partecipazione, cooperazione puntando così a essere un progetto dalla forte impronta esperienziale».

Un significativo traguardo raggiunto nonostante «l’impatto sociale territoriale» sia rimasto probabilmente un po’ sottotono, magari da rilanciare con maggiore decisione e migliore pianificazione nella prossima edizione. Che ci sentiamo di ipotizzare essere probabile vista la grande partecipazione riscontrata da Eden in un periodo non certo ideale per portare (nuovo) pubblico a teatro, a cavallo tra ponte pasquale e canonizzazione di due papi.
Davvero niente male per due organizzatori praticamente esordienti, Gianni Parrella e Gianluca Cheli.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro dell’Orologio
via de’ Filippini 17/a – Roma
fino a domenica 27 aprile

EDEN – Connect the Dots
Danza Cibo Immagini Parole Suoni
un progetto di Gianni Parrella, Gianluca Cheli
www.abouteden.webs.com

Dancing on my own
saggio dei laboratori coreografici a cura di Francesco Cola, Riccardo Buscarini, Silvia mai, Irene Russolillo, Lara Russo
illustrazioni live Giuditta Gaudioso
(durata 80 minuti)

Vatican Shadow Live
musica elettronica