Una crisi nella crisi

elfo-pucciniExit porta sul palco del Teatro Elfo Puccini di Milano una ventata di freschezza. Come un abile pittore che stende colori, a volte brillanti a volte delicati, Fausto Paravidino realizza un ritratto divertente, sensibile e sincero di quattro personaggi alle prese con una crisi – matrimoniale e non solo.

Quello realizzato dal regista è un quadro perfetto dove – come nella migliore tradizione artistica – tutti gli elementi rappresentati sulla scena convivono con grande equilibrio e piacevole armonia. La coinvolgente recitazione degli attori, le geniali soluzioni registiche, gli oggetti della scenografia e le musiche si fondono con naturalezza per offrire al pubblico uno spettacolo completo, avvincente e ricco di emozioni. Il meccanismo che regola la struttura della pièce è talmente ben studiato da permettere anche ai tecnici di diventare parte integrante dello spettacolo. In sala, si respira tutto il profumo evocativo del teatro che, come un gioco, riesce a ricreare ambienti diversi e situazioni sempre nuove con simboli, suggestioni e fantasia. Basta lo scorrere delle scritte luminose a suggerire, per esempio, la similitudine tra la crisi di una coppia e quella, altrettanto dolorosa e complessa, che sta attraversando l’economia mondiale. Dagli affari interni a quelli esteri fino al momento della resa dei conti, il paragone tra le due situazioni scandisce le tre sequenze che si alternano nella sceneggiatura. La domanda è sempre la stessa: sarà possibile, prima o poi, trovare una via d’uscita?

Sara Bertelà, Nicola Pannelli, Angelica Leo e Davide Lorino interpretano i quattro protagonisti, tutti appositamente lasciati senza un nome. Infatti, le contraddizioni, le manie, le paure e le fragilità di questi personaggi appartengono a ciascuno di noi e ogni spettatore può riconoscervi le proprie. La solitudine, la malinconia, le risate, il gelato, le telefonate con le amiche, la manualistica americana e i discorsi abbozzati per far conversazione sono riferimenti alla vita di tutti i giorni che regalano alla performance quel tocco di concretezza che sa renderla viva, autentica e convincente.

La narrazione si avvale di una varietà di tecniche e stili, spaziando tra monologhi e dialoghi, quadri brevi e piani-sequenza che, a tratti, ricordano la maniera cinematografica. Sara Bertelà e Nicola Pannelli restituiscono, con grande abilità, le tante sfaccettature emotive che caratterizzano i loro ruoli: sanno strappare un sorriso, una risata, una riflessione. Niente è statico e tutto è in movimento. Il ritmo dello spettacolo è incalzante e l’attenzione del pubblico resta viva fino all’ultimo minuto.

Nel finale, non a caso, tutto torna ma nulla si conclude: almeno in questo caso trovare una via d’uscita non è poi così importante. La vita, in fondo, non è un percorso delineato. Mentre si svolge, non si sa e non ci si chiede come andrà a finire. Si dovrebbe assaporare, piuttosto, volta per volta, il gusto di ogni singolo episodio.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Elfo Puccini
corso Buenos Aires, 33 – Milano
fino a domenica 10 marzo
orari: da martedì a sabato, ore 21.00 – domenica, ore 16.00
 
Exit
di Fausto Paravidino
regia Fausto Paravidino
scene Laura Benzi
costumi Sandra Cardini
luci Lorenzo Carlucci
musiche Giorgio Mirto
con Sara Bertelà, Nicola Pannelli, Angelica Leo, Davide Lorino
(durata 100 minuti)

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