Il festival Face à Face parte da Milano – con un carico tutto francese – per approdare nei prossimi mesi nelle principali città italiane.

Ha preso il via giovedì 27 gennaio la quinta edizione di Face à face – parole di Francia per Scene d’Italia, festival dedicato alla drammaturgia francese contemporanea. Fino al 23 giugno, gli spettacoli verranno ospitati in diverse città, manifestando la continua voglia del teatro – anche in un momento di profonda crisi come questo – di crescere e di continuare ad affermarsi come mezzo non solo di intrattenimento, ma educativo e di confronto.

Lo scopo della manifestazione – che toccherà tredici città italiane – è una coproduzione drammaturgica tra Francia e Italia in un continuo scambio culturale testimoniato anche dalla gemella edizione francese Face à Face – Paroles d’Italie pour les scènes de France, che si svolgerà da giugno a dicembre.

A sottolineare l’importanza sempre crescente del festival, i numeri: quest’anno le località coinvolte saranno tredici – come già detto – per un totale di venticinque teatri e ventiquattro autori.

Il primo, importante appuntamento si è svolto a Milano la sera dell’inaugurazione con la messinscena di Incendi – al Teatro i – testo del drammaturgo canadese Wajdi Mouawad – artista associato dal 2009 al Festival d’Avignone. A Milano, oltre al Teatro i, ospiteranno gli spettacoli del Festival anche il Piccolo, il Litta e il teatro dei Filodrammatici. A Roma, i principali palcoscenici saranno quelli del Piccolo Eliseo Patroni Griffi, del Quirino, dell’Auditorium di Radio Rai3 e del Palazzo Farnese. Sedi di spettacoli saranno inoltre le città di Napoli, Bologna, Palermo e numerose altre.

Un tratto molto importante e non trascurabile di questa manifestazione interculturale è quello della traduzione – aspetto fondamentale della drammaturgia, soprattutto per la conservazione del significato e della musicalità della parola. I testi proposti saranno tutti tradotti tranne uno che verrà messo in scena in lingua originale – Le petit chaperon rouge di Joël Pommerat, che verrà rappresentato al Palladium di Roma dal 4 al 6 febbraio. Si tratta invece di un vero e proprio esperimento linguistico quello messo in atto da David Lescot e Vinicio Marchioni che proporranno lo spettacolo bilingue, La Commissione Centrale per l’Infanzia, al Piccolo Eliseo il prossimo 28 febbraio.

Ancora una volta, l’interculturalità si conferma un aspetto importante per il confronto, la collaborazione e la crescita nel e del teatro – che, ora come non mai, ha bisogno di far vedere di cosa è capace.