Sognando con Annalisa

Al Teatro Ghione di Roma Paolo Triestino e Nicola Pistoia sono i protagonisti di Fausto e gli Sciacalli, uno spettacolo di Gianni Clementi in cui i sogni si mescolano ai rimpianti. In scena fino al 15 maggio.

Fausto e gli Sciacalli, attualmente in scena al Ghione di Roma, è uno spettacolo già noto al pubblico, avendo superato le cento repliche nel corso delle ultime stagioni.
L’accoppiata vincente Triestino – Pistoia, che firma la regia della pièce, torna dunque dopo i successi di Grisù, Giuseppe e Maria e Ben Hur, sempre grazie ai testi di Gianni Clementi, in cui risuona anche questa volta una veridicità palpabile che i protagonisti incarnano alla perfezione.

Le tridimensionali scenografie di Alessandra Ricci inquadrano subito la storia all’interno di un contesto popolare nella periferia romana, dove i palazzi hanno tante finestre che si presentano come occhi puntati e “spiano” nel particolare una famiglia come tante, in cui l’abitudine ha smorzato ogni emozione e si sopravvive lavorando con umiltà. Fausto, ex cantante di una band, lavora infatti in un mercato e sua moglie Ottavia si diletta come parrucchiera a domicilio.
La completa assenza di armonia nella casa, proprietà del padre di Fausto, che acquista in modo compulsivo inutili oggetti alla televisione, viene ulteriormente sconvolta dall’improvviso arrivo di Elmore, estroso componente della band Fausto e gli Sciacalli, popolare negli anni ’80, che dopo trentacinque anni torna nella capitale sconvolgendo la vita di quelli che un tempo erano i suoi amici.

Due atti ben confezionati, con i giusti tempi comici e vari colpi di scena presentati in un crescendo continuo ed emotivo di sensazioni che tengono incollato il pubblico ai repentini movimenti degli attori. Una commedia piena di ritmo, quasi al cardiopalma inizialmente, soprattutto per l’intensa interpretazione di Paolo Triestino, che corre da una quinta all’altra, urlando e senza prendere fiato mentre sposta continuamente oggetti di scena. Rabbia e rancore arrivano tutti durante questo furibondo litigio che coinvolge Ariele Vincenti, nella parte di Elvis, il figlio di Fausto, e la bravissima Elisabetta De Vito, così naturale e perfetta nelle vesti semplici di donna affranta e disillusa.
Irriverenti e veraci i due vicini di casa interpretati invece da Ciro Scalera e Loredana Piedimonte, che sostituisce Sandra Caruso, presente nelle scorse stagioni.
Una vera sorpresa l’altro protagonista e regista Nicola Pistoia, che fa il suo ingresso quasi alla fine del primo atto; quasi irriconoscibile con l’accento americano e un look eccentrico, spavaldo e colorato.
Personaggi egregiamente costruiti dentro uno spaccato di vita, che purtroppo non è solo teatrale. La tematica che ingloba sogni e frustrazioni è, infatti, propria dei tempi moderni ed è un altro punto di forza di Fausto e gli Sciacalli, che si avvale anche della collaborazione di Facchinetti-D’Orazio (due dei Pooh), che hanno offerto amichevolmente agli attori la canzone Annalisa, motivo musicale centrale e di discussione dello spettacolo.

In scena fino a metà maggio, Fausto e gli Sciacalli è quel che si può definire uno spettacolo intelligente, in cui il pubblico è travolto da continue battute velate di quel pizzico di malinconia, che neanche un orecchiabile ritornello riesce a seppellire nel cassetto dei ricordi.

Lo spettacolo continua:
Teatro Ghione

via delle Fornaci, 37 – Roma
fino a domenica 15 maggio
orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.00
(durata 1 h e 45 minuti circa intervallo escluso)

Diaghilev presenta
Fausto e gli Sciacalli
di Gianni Clementi
regia Paolo Triestino, Nicola Pistoia
con Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Elisabetta De Vito, Ciro Scalera, Loredana Piedimonte, Ariele Vincenti
costumi Sandra Cardini
luci Luigi Ascione
scena Alessandra Ricci
arrangiamenti musicali Stefano Fresi
la canzone Annalisa è di Stefano D’orazio e Roby Facchinetti