Lady vendetta

L’applauditissimo Filippo Timi torna al Teatro della Pergola di Firenze con Favola. C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più e sul palco, da donna, si batte per i diritti delle stesse.

È quasi natale e Mrs Fairytale si appresta a mettere i regali sotto all’albero. Mrs Fairytale è una donna perfetta con abiti e capelli perfetti. Abita in una casa accogliette e perfettamente arredata in stile anni 50′ e ovviamente ha un barboncino bianco, silenzioso e perfetto nel suo genere. La donna ascolta spensierata la radio, canta, danza e sorride (anche troppo). Certo, ogni tanto – non di rado, abbastanza spesso, continuamente – beve un drink, ma tutto sommato la sua vita sembra ineccepibilmente felice.
Bussano alla porta e, facendo roteare l’ampia gonna colorata con un balzo degno della prima ballerina del Bolshoi, la nostra amabile padrona di casa corre ad accogliere la sua migliore amica, la severa quanto affascinante Mrs Emerald.
Inizia così un dialogo divertente e surreale che, come una feroce lama, squarcia via il velo di perfezione e tranquillità che copriva quella casa perfetta e i suoi frequentatori rosa confetto. Mr Fairytale in realtà è un bruto che picchia la moglie, il marito di Emerald è omosessuale e non adempie ai propri doveri coniugali da mesi (forse anni?), il barboncino è impagliato e la cara madre di Mrs Fairytale telefona annunciando l’arrivo degli alieni.
A questo punto la trama della commedia vira, prendendo strade inaspettate ma apprezzabili. Lady Fairytale ha un segreto, poi un altro ancora più sconvolgente e infine una soluzione estrema. Mrs Emerald scopre la verità sul marito. È una donna sconvolta, tradita, rinnovata e alla fine appagata.
Le due amiche sono donne che si evolvono sulla scena, crescono e prendono coscienza del proprio potere.

Molto bravo Filippo Timi che, in veste di autore, regista e protagonista, si trasforma in una donna credibile e autentica. La sua Miss è un personaggio multisfaccettato capace di alternare momenti di comicità spensierata ad attimi di tragica inquietudine. Sotto gli abiti laccati (firmati per l’occasione dalla casa di alta moda Miu Miu) il trucco pesante e i boccoli finti, Timi è scatenato. L’attore non fa la donna, egli è una donna. E continua a esserlo anche quando, durante i meritati applausi finali, parla in favore «dell’unica maggioranza trattata ancora come una minoranza»: le donne. Il suo è un bel discorso in favore di una causa della quale non si parla mai abbastanza, o comunque, non nel modo giusto.
Di rara bravura è poi Lucia Mascino. L’attrice, pezzo fondamentale della macchina drammaturgica di Timi, con la quale continua il fortunato sodalizio artistico nato nel 2008, è una Mrs Emerald isterica e disperata, disperata e spaventata, spaventata e spietata. I suoi interventi sono sempre carichi di grande energia e ogni parola si stacca dal suo corpo con una forza così prepotente da lasciarla quasi stremata. La Mascino è quel genere di attrice capace di donarsi completamente al personaggio e quindi, al pubblico.
Nei panni dei gemelli vicini di casa Fairytale è Luca Pignanoli. Per tutto lo spettacolo, l’artista si dimostra un ottimo trasformista capace di tramutarsi, non solo fisicamente, in un diverso personaggio in pochi secondi.

Favola è un’opera agrodolce, un racconto che ti riempie la bocca di zucchero e il cuore di malinconia. È la storia dell’emancipazione di due donne qualsiasi che lottano per se stesse e che decidono di cercare il vero amore al di là del muro dei tabù, delle inibizioni e delle convenzioni sociali. È una favola dolce e crudele. Dopotutto, come dice lo stesso regista, «nessuna Favola è mai perfetta come sembra, per quanto imbalsamata tu possa resistere dietro la bugia di un sorriso, la vita, carnosa, brutale, spietata, una notte magica di Natale busserà alla tua porta, e nulla sarà mai più come prima…».

Lo spettacolo continua
Teatro della Pergola

Via della Pergola, 18 Firenze
da martedì 21 a giovedì 30 aprile
orari da martedì a sabato 20.45; domenica 15.45; lunedì 27 riposo

Favola
uno spettacolo di e con Filippo Timi
con Lucia Mascino e Luca Pignagnoli
produzione Teatro Franco Parenti