Mostruosamente bello

La Compagnia della Rancia presenta il musical di Mel Brooks Frankenstein Junior diretto da Saverio Marconi, che rivive al teatro Brancaccio di Roma con Giampiero Ingrassia per protagonista.

«Potrebbe essere peggio… Potrebbe piovere!» è una delle battute più famose presenti in Frankenstein Junior, celeberrimo cult movie diretto da Mel Brooks, che questa volta rivive sul palcoscenico del Teatro Brancaccio di Roma, dove ha debuttato il 28 novembre in prima nazionale e dove rimarrà fino al 9 dicembre, prima di iniziare la tournée in tutta Italia. Il nuovo musical della Compagnia della Rancia, parodia del celebre Frankenstein di James Whale e delle numerose pellicole dedicate alla creatura di Mary Shelley, è stato tradotto in italiano da Franco Travaglio ed è diretto da Saverio Marconi con la regia associata di Marco Iacomelli.
Frankenstein Junior, considerato una della migliori cento commedie americane di tutti i tempi, girato nel 1975 con uno stile ispirato agli anni ’20, restituisce anche a teatro la comicità del film, sottolineata dalle musiche originali composte dallo stesso Mel Brooks, che ha supervisionato ogni dettaglio della produzione, fino all’ultimo dei bozzetti dei costumi. L’atmosfera del castello di Victor Von Frankenstein, del laboratorio e degli altri ambienti è ricreata alla perfezione dalle scenografie disegnate da Gabriele Moreschi, tanto che sembra di vedere scorrere le immagini di un remake del film in 3D. Le coreografie di Gillian Bruce, che spaziano dal tip-tap all’energia del travolgente quadro “Transilvania Magica”, esaltano il ritmo dei numeri musicali e ripropongono, in un mix perfetto di tecnica, virtuosismi e interpretazione, la comicità che accompagna gli spettatori in due ore di spettacolo.
Nel camice del Dottor Frederick Frankenstein, anzi “Frankestiin” – indossato al cinema da Gene Wilder – uno strepitoso Giampiero Ingrassia, che ha tutta l’ironia e la flemma dell’originale, anche se in generale il musical ha un ritmo più serrato, con continui cambi di scena ed effetti speciali. Ritroviamo il Dr. “Frankestiin” al termine di una lezione di neurologia all’università dove insegna e dove apprende che suo nonno, lo scienziato pazzo Dr. Victor Von Frankenstein, è passato a miglior vita. Frederick risulta essere l’unico erede, spettano a lui quindi le proprietà dell’avo; nonostante un forte scetticismo e il disprezzo per gli esperimenti del nonno, è costretto a salutare la fidanzata Elizabeth Benning (interpretata da una straordinaria Giulia Ottonello), con la quale finora ha intrattenuto solo rapporti platonici, e a recarsi in Romania dove incontra l’imprevedibile aiutante gobbo Igor (Mauro Simone), nipote del vecchio assistente del nonno, la procace assistente Inga (Valentina Gullace) e la sinistra e misteriosa Frau Blücher (Altea Russo): quest’ultima, un tempo amante del Barone – «Era il mio boyfriend» canterà fiera – tramite un sotterfugio fa ritrovare a Frederick il laboratorio e gli appunti del nonno. Frederick, ricredendosi sulle proprie idee, cerca a propria volta di dare vita a una creatura, che risulterà essere mostruosa.
Tra molte risate e sinistri castelli, nel musical torneranno le stesse atmosfere horror con cadaveri, bare e candele che si spengono, ma il momento più irresistibile è il “numero” divertentissimo in cui Frankenstein e il Mostro ballano e cantano sulle note di Puttin’ on the Ritz di Irving Berlin; un vero momento di varietà di altri tempi, con l’imponenza fisica del baritono pisano Fabrizio Corucci, la cui altezza, senza effetti speciali (zeppe a parte), lo fa sembrare effettivamente una creatura mostruosa che non ha pari al cinema.
Con questo adattamento, il primo in italiano, secondo in Europa solo alla Francia, la Compagnia della Rancia festeggia anche i suoi primi 30 anni di palcoscenico, da La piccola bottega degli orrori, anche quello con Giampiero Ingrassia (al tempo alla sua prima prova in musical). Nello spettacolo ritroviamo inoltre Michele Renzullo, qui nel ruolo di Ziggy, che ha fondato la Compagnia nel 1983 con Saverio Marconi, col quale ha lavorato anche nel precedente musical Happy Days, come Davide Nebbia, l’Eremita e Roberto Colombo, Victor Von Frankenstein.
Diverse inoltre le citazioni – volute – da La Bella e la Bestia (musical prodotto da Stage Entertainment che al Brancaccio ha appassionato con successo gli spettatori per un’intera stagione), che ritroviamo quando i contadini vogliono cacciare il Mostro/Bestia dal castello con scope e forconi e quando Elizabeth, rapita dal Mostro, omaggia Madame De La Grande Bouche, gorgheggiando lo stesso accorato “Oddio”.
Un vero colpo di fulmine, è il caso di dirlo, questo spettacolo nel panorama dei musical italiani, con artisti, tutti, che sono dei veri e propri mostri di bravura.

Lo spettacolo continua:
Teatro Brancaccio
via Merulana, 244 – Roma
fino a domenica 9 dicembre
orari: da martedì a venerdì ore 21.00, sabato ore 17.00 e ore 21.00, domenica ore 17.00
(durata 2 ore intervallo escluso)

La Compagnia della Rancia presenta
Frankenstein Junior
di Mel Brooks
regia Saverio Marconi
regia associata Marco Iacomelli
con Giampiero Ingrassia, Giulia Ottonello, Mauro Simone, Altea Russo, Valentina Gullace, Fabrizio Corucci, Felice Casciano, Davide Nebbia, Roberto Colombo, Michele Renzullo, Giorgio Camandona, Paola Ciccarelli, Francesca Di Cresce, Anna Bodei
scene Gabriele Moreschi
coreografie Gillian Bruce
costumi Carla Accoramboni
trucchi e parrucche Antonella Marinuzzi
vocal coach Lena Biolcati
disegno luci Valeria Tiberi
disegno fonico Enrico Porcelli
produttore esecutivo Michele Renzullo