Cattive ragazze

Al Teatro Belli di Roma è in scena fino al 20 novembre Girls Like That di Evan Placey. Quando l’attualità si ripropone su un palcoscenico.

Risale a due mesi fa la notizia di cronaca della morte di una ragazza di Napoli, che si è tolta la vita dopo che un suo video hot era finito in rete. La stessa sorte era toccata ad Amanda Todd, che il 10 ottobre del 2012 si è suicidata dopo aver mostrato «su yuotube alcuni cartelli ad una webcam, descrivendo come era stata ricattata e costretta a mostrare il proprio seno on line, a soli 14 anni».
È partita proprio da quest’ultimo caso, quello della Todd, l’idea che il drammaturgo Evan Placey ha avuto di scrivere Girls Like That, spettacolo in scena questa settimana al Teatro Belli di Roma, con la regia di Emiliano Russo. Protagoniste Giulia Gallone, Flavia Mancinelli, Diletta Masetti e Ottavia Ch Orticello, quattro giovani e talentuose attrici, i cui personaggi parlando fra di loro ci mostrano il marcio che regna all’interno di un gruppo, come potrebbe essere quello di un liceo.

Se da un lato Girls Like That mette in risalto la bellezza del crescere insieme dall’età di cinque anni in poi, dall’altro pone tanti quesiti sull’età adolescenziale, in cui soprattutto i social network e i mezzi di comunicazione moderni giocano una parte di responsabilità.

Scarlett è una di loro, forse dovremmo dire era una di loro perché durante una lezione di storia in cui si parla delle suffragette, una foto completamente nuda della ragazza viene inviata su i tutti i cellulari della scuola. Da quel momento tutto cambia; Scarlett viene additata da tutti come troietta o con sinonimi simili quanto squallidi. Diversamente quando a circolare è la foto di un ragazzo completamente svestito, le reazioni sono opposte: c’è ammirazione.

«Il testo di Placey è malignamente divertente, ma la cattiveria affonda le radici nell’insicurezza delle ragazze», che le giovani interpreti mettono in scena con straordinaria bravura. Vestite da collegiali la loro superbia attoriale è oltremodo sconfinata, con le unghie e con i denti si calano perfettamente in quello che l’invidia le porta a essere e a dire, quando un forte pretesto è la causa per mettere, in realtà, a nudo i propri difetti.

Tra hit sempre in voga e audaci movenze, va in scena uno spettacolo che spinge la mente umana a riflettere su quelli che sono i nostri comportamenti, a quel continuo giudicare che facciamo degli altri dietro cui ci nascondiamo silenziosamente e in modo meschino.
Girls Like That è uno spettacolo intelligente, che pone l’accento sulla tecnologia e sul bullismo, ma soprattutto sulla responsabilità che ha l’individuo stesso quando per paura di essere emarginato trovato un capro espiatorio, mette alla gogna anche chi pochissimo prima era parte del suo gruppo.

Lo spettacolo continua:
Teatro Belli

Piazza di Santa Apollonia 11/a – Roma
fino a domenica 20 novembre
orari: da martedì a domenica ore 21.00
(durata 1 h e 30 minuti senza intervallo)

Girls Like That
di Evan Placey
regia Emiliano Russo
traduzione Flaminia Cuzzoli, Ottavia Ch Orticello, Emiliano Russo
con Giulia Gallone, Flavia Mancinelli, Diletta Masetti, Ottavia Ch Orticello
coreografie Monica Scalese
produzione Upnòs Ass. Promozione Sociale in collaborazione con Emanuele Merlino