Performances in condominio

triennale-milanoSeconda tappa del progetto Housemates: tre azioni teatrali convivono negli spazi della Triennale Teatro dell’Arte di Milano.

Con Housemates2giunge alla seconda tappa un interessante progetto della Triennale Teatro dell’Arte Milano: un vero e proprio esperimento di cohousing, di coabitazione per tre gruppi di ricerca, che convivono in uno stesso spazio, in uno stesso teatro, ma lo vivono e interpretano diversamente, ognuno a suo modo. Tre performances, tre interventi radicali sul linguaggio teatrale, un’unica voglia di rinnovamento.

Just Intonation di Masque Teatro, ideato e diretto da Lorenzo Bazzocchi si offre ad una visione frontale. Il palcoscenico del Teatro dell’Arte esibisce allo sguardo dello spettatore un corpo nudo di donna (Eleonora Sedioli) accovacciato su un ripiano obliquo, di lato una pianola. Il ripiano si rivelerà poi un pianoforte ribaltato.

Ispirato dall’opera di Kafka e alla musica del compositore minimalista La Monte Young, la performance di Eleonora Sedioli è un’attenta composizione e scomposizione delle forme che il corpo umano può assumere in uno spazio anomalo, il telaio di un pianoforte, e in relazione a un tessuto sonoro. I silenzi si fanno musica, entrambi si spazializzano nel corpo, che assume posizioni inusuali e acrobatiche. Pur richiedendo una notevole abilità tecnica, lo sforzo è celato, i passaggi sono lenti, quasi impercettibili, sempre precisi. Il gioco delle trasformazioni delle forme ricorda il disfacimento delle figure di Francis Bacon.

XX, XY è la prima incursione del gruppo Opera nella tragedia shakespeariana di Amleto. La performance diretta da Vincenzo Schino ci porta direttamente sul palcoscenico del teatro, sulle cui tavole il pubblico è inizialmente invitato a restare in piedi, libero di muoversi. Un’artista lavora ad una grande scultura che rappresenta un orecchio, rifinendola e pulendola di tutte le sue irregolarità. Una donna in mezzo al pubblico traccia delle traiettorie, danzando. L’orecchio, come si apprende da una registrazione, è quello del padre di Amleto, in cui lo zio ha versato il veleno. La parte iniziale della performance mette a confronto il maschile e il femminile. Come sempre accade a teatro, il lavoro fisico dello scultore, in quanto reale e non recitato, cattura tutta l’attenzione dello spettatore. Un cambio luci amplia lo spazio in verticale mostrando l’altezza del palcoscenico e la sua alta graticcia, da cui pende una selva di tiri e cantinelle. Successivamente lo spettatore è invitato a sedersi e la performance si sviluppa in un breve intermezzo registrato e si conclude con la scena in cui la ragazza, indossato un cappello a cono, si adagia nella cavità dell’orecchio.

Animal Spirit – Concept store, realizzato da Mali Weil è invece un percorso itinerante in uno spazio bianco (si entra quattro per volta) in cui lo spettatore diventa un possibile acquirente. I venditori gli pongono delle domande (se è un predatore o una preda) e poi offrono le proprie mercanzie. Si tratta di oggetti raffinati, che alludono di volta in volta al nostro passato di cacciatori e di predatori: bracciali, una corona, crani, ossa, un cd musicale, un video, ispirati tutti allo spirito animale che è dentro di noi.

Animal spirit indipendentemente dalla affabilità dei singoli artisti/venditori e dall’oggettiva bellezza di alcuni oggetti (tra i quali una corona maschera in ferro, simbolo di un potere che si nasconde allo sguardo e ferisce) di Liviana Osti si risolve in un gioco un po’ gratuito.

Lo spettacolo continua fino al 17 novembre al
Teatro dell’Arte
Viale Alemagna, 6 – Milano
Orario: da martedì a venerdì ore 20,30, sabato ore 19,30, domenica ore 16

Housemates2
Just Intonation
Masque Teatro
ideazione e regia: Lorenzo Bazzocchi
con Eleonora Sedioli

XX XY Primo studio nella tragedia di Amleto
Opera
cura della visione e regia: Vincenzo Schino
performer: Emiliano Austeri, Marta Bichisao
coreografia: Marta Bichisao
drammaturgia: Letizia Buoso
scenografia: Emiliano Austeri
scultura: Vito Sabini / Leonardo Cruciano Workshop

Animal Spirit – Concept store
Mali Weil
concept e realizzazione: Mali Weil
interior e product design: Liviana Osti
architectural design: Luca Bertoldi