Serata tra compagni

In scena al teatro Sala Uno I sogni spezzati di Paolo Fusi e Alessandro Orlandi con le incursioni di Alessio Giannone, meglio conosciuto come Pinuccio. Quando il teatro-canzone incontra la satira politica.

Il 5 e 6 gennaio al teatro Sala Uno è andato in scena lo show I sogni spezzati. Protagonista la satira graffiante di Alessio Giannone, sceneggiatore, regista, attore e soprattutto vera identità dell’irrefrenabile Pinuccio, che dal primo video postato nel giorno del settantacinquesimo compleanno di Berlusconi, è diventato un fenomeno e un’autentica istituzione grazie alle sue fantasiose esilaranti telefonate: dalla Minetti all’Ilva, passando per il Papa, Schettino, Grillo e i vari protagonisti della cronaca italiana. Sul palco con lui Paolo Fusi e Alessandro Orlandi con il loro teatro-canzone, ovvero un repertorio di ispirazione anarchica a cui danno voce accompagnati dalle loro chitarre e dal sax di Emanuele Cannatella.
Le rievocazioni di Fusi&Orlandi, a quarantacinque anni di distanza, riflettono su come i ragazzi del ’68 siano diventati vecchi, rimanendo però gli hippies che erano: ossia Nonni dei Fiori. Le storie di allora ri-raccontate per riderci su insieme al menestrello web di oggi, Pinuccio, che col suo telefonino ha fatto da ponte tra i tempi dei figli dei fiori e l’attualità politica e sociale più scoraggiante; così tra una lezione targata anni ‘70 e le tante ferite ancora aperte, sono tornati sulle barricate col conforto della satira sana e liberatoria, con qualche inedita telefonata e interessanti offerte promozionali, come pacchetti e corsi per diventare un uomo di sinistra. Nel momento di massima ilarità vengono mostrati i manifesti elettorali di alcuni candidati alle elezioni, i cui nomi equivoci, abbinati a volti più che particolari, regalano al pubblico attimi di esilarante comicità a differenza dei testi delle canzoni – sempre accompagnati da fotografie in bianco e nero proiettate sullo schermo posto alle spalle del complesso. Tra i titoli, Il segreto di Anna T, che racconta di una donna che decide di fare la terrorista, Bambini, testo in cui è forte il tema della raccomandazione già ai tempi della scuola, Ma che campamo a fa’, Roma, dove la Capitale viene descritta come città in cui «ci vive molta gente… è più confusa… è una città chiusa» e i bus sono paragonati a carri bestiame in cui c’è puzza di letame, Il militante della nuova sinistra, Su una stella e Vieni a giocare con noi.
Una serata in cui si fa fatica a respirare un’aria d’ottimismo, poiché soffia un vento forte dal passato che troppo ha influenzato questo presente che ha spezzato i sogni. Un messaggio di speranza sarebbe stato più piacevole per uscire da quella sala con un bagaglio meno pesante di pensieri.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Sala Uno
piazza di Porta San Giovanni, 10 – Roma
sabato 5 e domenica 6 gennaio, ore 21.00
(durata 1 ora e quarantacinque minuti senza intervallo)

I sogni spezzati
regia Alessandra Della Guardia
con Alessio Giannone, Paolo Fusi, Alessandro Orlandi, Emanuele Cannatella
canzoni originali Paolo Fusi, Alessandro Orlandi
monologhi originali Alessio Giannone
scenografia Simona Cormanni, Flora Contoli