Il Cirque per gli adulti è Eloize

Il Teatro Verdi di Firenze accoglie la compagnia canadese che, con lo spettacolo iD, regala al folto pubblico stupore e meraviglia.

Traccia solchi su un palcoscenico semi-vuoto, il Cirque Eloize, regalando tutta la suspence e l’attesa di gesti calcolati e provati per ore, ma il cui esito sarà sempre imprevedibile. Se la forza di gravità è legge, gli artisti del circo cercano di sovvertirla, sollevandosi da terra con strumenti rigidi o morbidi, fissi o instabili, circolari e verticali, arricchendo le performance con gesti che sfumano nella coreografia e nella danza.

Una crew di giovani, freschi e “folli”, compone la Compagnia che dà letteralmente vita allo spettacolo – uno dei tanti (4000 per l’esattezza) nati in oltre vent’anni di attività e attualmente in tour in tutta Italia (a Firenze, dal 15 al 19 aprile). In sentore di nouveau cirque, fuori dalle logiche che prevedono l’uso di animali e numeri ingombranti, il Cirque Eloize – fondato in Canada nel 1993 – rispolvera l’arte circense per renderla innovativa, irreale, lineare e allo stesso tempo emozionale, ricca di echi e di voci che, anche letteralmente, si fondano in un unico coro. La musica, non a caso, è parte integrante dello show, o se vogliamo una protagonista del cast. Lo spettatore si immerge, con iD, in un bagno di suoni avvolgenti e inzuppati d’adrenalina – dal rock all’hip-hop, dalla house al gothic – attraversando le nuove tendenze che incarnano i diversi volti della società, le espressioni musicali della nostra epoca. I generi più sanguigni si legano a un cambio continuo di atmosfere e sfondi, grazie alla proiezione di immagini astratte e stra-ordinarie che fanno da fondale, con le quali gli attori in scena interagiscono – ricreate e distrutte di volta in volta, a ogni trasformazione estetica e “geografica”. Grazie a questo gioco di proiezioni visuali, il palco si trasforma in cielo piovoso, panorama di grattacieli, interno di un cortile, non-luogo coloratissimo che richiama il mondo del fumetto e dei videoclip pop.

Il non-luogo in cui si svolge il racconto è una città futuristica, in cui bande rivali di ragazzi e ragazze si sfidano e si ritrovano, vincono o perdono, danno voce all’istinto di vivere al massimo la loro gioventù, trasformata in poesia dei movimenti e narrazione potente, tramite un rigoroso linguaggio non-verbale. Le discipline circensi interpretano la voce assente nello spettacolo, parlando un proprio idioma che fiorisce e sfiorisce a ogni numero. Scopo dell’ideatore del Cirque Eloize (Jeannot Paichaud) è, infatti, quello di rappresentare, attraverso 15 artisti provenienti da diversi Paesi, una dozzina di specializzazioni proprie del circo: uso dei trampoli, hand balancing, giocoleria, pattinaggio, urban dancing, acrobazie al trapezio e al chinese pole, trial bike, straps, contorsionismo e acrobatica varia, che il cast, anche in questo caso, dimostra di padroneggiare. Un’energia virale unita a doti tecniche notevoli che stupisce un pubblico in delirio, mentre l’intenzione di meravigliare funziona anche grazie all’idilliaco gioco di luci.

In iD si legano la tecnologia e l’ancestrale arte corporea dell’acrobata – attore – clown – danzatore, in un matrimonio felice e sempre in divenire, che in futuro sarà (sicuramente) integrato e arricchito con nuove invenzioni e scoperte della tecnica, come un cerchio che può allargarsi all’infinito e accogliere sempre nuovo spazio al suo interno. Fiaba metropolitana, storia di opposti che si incrociano e di desideri esplosi in gesti liberatori, iD è un sogno materializzato, un soffio di vita e di entusiasmo, che ristabilisce un legame profondo con il bambino che è dentro di noi.


Lo spettacolo continua:
Teatro Verdi

via Ghibellina, 99 – Firenze
fino a domenica 19 aprile
da mercoledì a sabato, ore 20.45 – domenica, ore 16.45

Cirque Eloize e Massimo Fregnani presentano:
iD
scritto e diretto da Jeannot Painchaud
con Ignacio Adarve, James Eddie Crane, Raul Domingos, Jean-Philippe Deltell, Jon Larrucea, Nadia Lumley, Justine Méthé-Crozat, Baptiste Montassier, Conor Neall, Forty Nguyen, Thibaut Philippe, Johan Prytz, Jérémy St-Jean, Nicole Winter e Konethong Vongpraseuth
produttore esecutivo Jonathan St-Onge
scenografo Robert Massicotte
designer acrobatico Krzysztof Soroczynski
consulente artistico Mourad Merzouki
compositori Jean-Phi Goncalves e Alex McMahon
costumista Linda Brunelle
lighting designer Nicolas Descoteaux
co-progettista di video Alexis Laurence
make-up designer Suzanne Trépanier