Le conseguenze di un inaspettato amore

Ovvero di come spazzare via certezze e sicurezze nell’incerto rapporto uomo-donna; al Teatro Quirino di Roma la coppia Fantastichini-Ferrari porta in scena una commedia dalle tinte tragiche

«Se l’amore è un dio e ha la potenza divina degli dèi, in che modo mai un essere inferiore può rifiutarlo e tenerlo lontano?» Così postulava Gorgia, filosofo greco del V secolo a.C, nell’Encomio di Elena per spiegare come la volontà della bella di Troia fosse stata piegata e assoggettata alla potenza dell’amore. Senza colpa aveva agito nell’unica maniera possibile: assecondando un sentimento tanto forte da non potervi opporre resistenza. A distanza di secoli, nella Francia di qualche anno fa, la sostanza non cambia: Jean-Jacques viene catapultato in un vortice di passione che sfiora la nevrosi per Suzanne, una sconosciuta piombata per caso nel suo appartamento. E proprio il “caso” si mette a giocare con il giovane avvocato, aspirante Don Giovanni diviso tra carriera e serate mondane, sempre a caccia di nuove donne da inserire nel catalogo del titolo. Nel corso dello spettacolo i due personaggi subiscono un’evoluzione, mossi da istinti e desideri quasi primordiali: quella che era inizialmente un’intrusa, elemento di disturbo e fastidio, assume il ruolo di perno intorno cui prende a ruotare la vita di Jean-Jacques, che progressivamente si allontana dal lavoro e dalle altre donne; a sua volta Suzanne sostituisce il suo bisogno di stabilità, di casa e appartenenza con quello di libertà e indipendenza, arrivando a inventare storie per andare via dall’appartamento in cui si era forzatamente insediata. È una tragicommedia dei sentimenti quella che Valerio Binasco porta in scena, che in realtà poco ha a che fare con il catalogo di mozartiana memoria. Don Giovanni, impenitente e fiero, viene scaraventato negli abissi della terra da una statua giunta con il preciso intento di punire la sua tracotanza e porre fine a un’esistenza dissoluta. Suzanne non ha nulla a che spartire con l’orrorifico “convitato di pietra”: non è mossa da intenzioni particolari e tanto meno è incarnazione di un ideale di giustizia o di equilibrio; semplicemente arriva in casa di Jean-Jacques e decide di fermarsi. Tutto ciò che ne deriverà dopo non sarà altro che l’inevitabile conseguenza di un processo alchemico innestato dalla convivenza di due solitudini, ognuna paradossale ed estrema, ed entrambe destinate all’invariabilità.
Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari escono vincitori da una prova difficile, sorreggendo lo spettacolo anche nei punti dove regia e drammaturgia risultano meno efficaci; con calibrata leggerezza sanno scivolare sui vuoti di logica del copione (o della traduzione di Binasco?) riuscendo a evitare il più possibile il rischio di commettere l’errore più grande: portare il cinema in teatro.

Lo spettacolo continua:
Teatro Quirino – Vittorio Gassman
via delle Vergini, 7 – Roma
fino a domenica 1° aprile
orari: da martedì a sabato ore 20.45, giovedì 22, mercoledì 28 e domenica ore 16.45

Angelo Tumminelli – Star Dust International srl presenta
Il catalogo – Aide memoire
di Jean Claude Carrière
traduzione Valerio Binasco
regia Valerio Binasco
con Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari