La benedetta maledizione di quei giorni

In scena all’Out Off fino al 20 novembre Il sangue matto, spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Lucrezia Lerro che racconta, attraverso un’analisi lucida, ironica ma anche dolorosa e lirica, gli sconvolgimenti ormonali con i quali ogni donna – dalla pubertà fino alla menopausa – si confronta ogni mese.

Il ciclo mestruale, un argomento ancora tabù in un’Italia che fatica a stare al passo con i tempi: è di pochi mesi fa il dibattito che ha mobilitato molte donne (anche famose) sulla questione di ridurre le accise sugli assorbenti perché considerate bene di lusso e non bene primario o quello sulla necessità di considerare la sindrome premestruale un disagio serio per il quale si può chiedere il permesso di malattia sul lavoro, perché per molte donne è davvero una realtà invalidante, non certo un vezzo da diva.

Purtroppo, in un’Italia che considera questi argomenti del tutto secondari e frivoli, bisogna trovare altre vie per fare informazione e sensibilizzare su un argomento che interessa ogni donna e il teatro ancora una volta risponde a questa esigenza, in questo caso specifico, sull’argomento interviene Il sangue matto lo spettacolo messo in scena da Nadia Baldi che ha curato l’adattamento e la regia dell’omonimo romanzo di Lucrezia Lerro (che ha collaborato all’adattamento).

In scena, sei donne (tutte molto energiche e bravissime nel rendere tanto i toni drammatici quanto quelli più ironici ed esagerati) che raccontano le diverse sfumature, gradazioni, contesti nei quali ognuna si andrà a trovare almeno una volta dalla pubertà in poi. Chi, tra le donne, può dire di non aver mai subìto il benché minimo sconvolgimento ormonale, umorale, psicologico durante quei giorni? Quante volte è capitato loro di passare dalla rabbia alla gioia alla depressione più totale? Quante volte di lasciare i fidanzati proprio in quei giorni perché peggiori creature del mondo e poi, finita la bufera ormonale, tornare da lui considerandolo l’uomo perfetto per una vita insieme e per una prole numerosa?

Il testo di Lucrezia Lerro, già fruibile a un pubblico ampio, viene valorizzato in questa regia che non parla solo alle donne, anzi ha il pregio di divertire e interessare soprattutto quel pubblico maschile chiamato in causa sia come elemento sia ironico e inadeguato a dare sostegno in quei giorni sia come elemento necessario. In quei giorni, se ci fosse un mondo di sole donne mestruate, di chi potremmo lamentarci?

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Out Off

via Mac Mahon 16
dall’8 al 20 novembre

Il sangue matto
dal romanzo di Lucrezia Lerro
regia Nadia Baldi
con Franca Abategiovanni, Angelica Cacciapaglia, Antonella Ippolito, Francesca Morgante, Rossella Pugliese, Marina Sorrenti
idea e adattamento Lucrezia Lerro
musiche Roberto Cacciapaglia
progetto luci, scene e costumi Nadia Baldi
aiuto regia Iole Salvato
produzione Teatro Segreto
PRIMA NAZIONALE