Arte dell’ascolto

inequilibrioIl festival InEquilibrio 2013 propone una nuova giornata all’insegna della danza e della performatività.

Ad aprire le “danze” è stato lo spettacolo Folk-s. Will you still love me tomorrow? su ideazione e coreografia di Alessandro Sciarroni, performer e regista che nel maggio 2013, proprio con Folk-s, ha aperto il festival di danza contemporanea Rencontres choréographiques internationales de seine Saint Denis, e in quello stesso anno ha vinto il premio Danza&Danza come Miglior autore emergente.
La coreografia parte dallo Schuhplattler (che significa “battitore di scarpe”), una danza popolare/folk bavarese-tirolese, presentata al pubblico di Armunia con una regola precisa: la performance proseguirà fintantoché ci sarà anche solo uno spettatore in platea e/o fintantoché rimarrà anche solo un danzatore sul palco.
Il lavoro che Sciarroni porta avanti con i suoi danzatori si impernia su un forte senso di ascolto e di concertazione, cosicché la drammaturgia (nel senso di scrittura delle azioni) viene costruita e raccontata soltanto con i gesti, i movimenti, i comportamenti del corpo e la disposizione dei performers tra di loro e nello spazio.
Per tutto il tempo viene eseguito lo Schuhplattler, ma lo spettacolo riesce a rinnovarsi di continuo: attraverso le espressioni del volto, gli sguardi, le distanze, il ritmo variabile, gli attori-danzatori illustrano e raccontano l’andamento della vita e le sue dinamiche, secondo cui gli individui si incontrano, si scontrano, si allontanano, talvolta stanno in disparte a osservare, quasi a spiare i movimenti degli altri, per poi rientrare in gioco e accordarsi. Si assiste al «ballo come regola – così si legge nel libretto di sala -, dittatura, flusso di immagini che seguono il ritmo e la forma, non il contenuto. Per i performers di Folk-s non v’è altro tempo che il presente, che è non-passato e non-futuro».

Sull’ascolto, sulla concertazione e sul ritmo si fonda anche John della coreografa e performer Ambra Senatore che, dopo essersi dedicata ad assoli fisici (dal 2004 al 2008), a partire dal 2009 ha cominciato a concentrarsi su spettacoli nei quali si mescolano e si intrecciano elementi teatrali, movimenti danzati e gesti consueti, cosicché dalle azioni quotidiane possa nascere una coreografia.
La cornice dell’intero lavoro presentato a InEquilibrio è un gioco collettivo portato avanti da quattro esecutori, i cui tempi performativi sono scanditi da alcuni giocattoli: trottole, picchi di legno che scivolano su un bastoncino, robottini meccanici. Durante lo spettacolo i danzatori di tanto in tanto si divertono a interagire con gli spettatori in platea, ponendo loro alcune domande: nome, età, città di provenienza, ora, colore preferito…
I dati casuali e fortuiti forniti dal pubblico permettono ai quattro artisti di costruire in diretta una drammaturgia nella quale si inseriscono nomi, età, città e altri dati appartenenti agli spettatori interrogati, e dalla quale nasce uno sketch ironico che in qualche modo “scherza” sugli sceneggiati e sulle fiction televisive.

Chiude la giornata <age>della compagnia CollettivO CineticO (nata nel 2007 come gruppo di sperimentazione che indaga nuove soluzioni tra coreografia, teatro e arte visiva). La performance, che vede protagonisti in scena otto teenagers “kamikaze” (come sono definiti nella scheda dello spettacolo), prevede la proiezione di sopratitoli che riportano diverse categorie adolescenziali («Esemplari che si mangiano le unghie», «Esemplari fiduciosi nel futuro», «Esemplari che vanno di corpo regolarmente»). I giovani, seduti su due panche al bordo del palco, sono chiamati ad alzarsi e a esibirsi ogni volta che viene segnalata la categoria a cui appartengono, per poi interrompere la loro performance e tornare seduti al suono di un gong. Una sorta di lavoro “statistico” divertente, ironico e agito.

In generale tutti e tre i lavori denotano un attento ascolto tra i performer e con il pubblico, quasi fossero prove laboratoriali aperte, rivolte non solo ai partecipanti sulla scena, ma anche agli spettatori, ai quali si chiede di partecipare in modo attivo e di non lasciarsi andare a una visione passiva delle performance.

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Sabato 6 luglio Persinsala seguirà: Fosca, Tre studi sulla vacuità (ore 18.00, Castello Pasquini, Sala 1) – Roberto Abbiati/Maurizio Lupinelli, Carezze (ore 18.30, Castello Pasquini, Sala 4) – Massimiliano Civica, Soprattutto l’anguria (ore 19.30, Castello Pasquini, Sala 3) – Compagnia Lombardi-Tiezzi/Teatro Laboratorio della Toscana, Scene di Woyzeck (ore 21.30, Castello Pasquini, Tensostruttura 1).

Festival Inequilibrio
Gli spettacoli di venerdì 5 luglio:

ore 19.30
Pineta Marradi, Prato del Cardellino
Alessandro Sciarroni
Folk-s. Will you still love me tomorrow?
invenzione e drammaturgia Alessandro Sciarroni
con Marco D’Agostin, Pablo Esbert Lilienfeld, Francesca Foscarini, Matteo Ramponi,
Alessandro Sciarroni, Francesco Vecchi
musiche originali Pablo Esbert Lilienfeld
video e immagini Matteo Maffesanti
disegno luci Rocco Giansante
costumi Ettore Lombardi
faith coaching Rosemary Butcher
consulenza drammaturgica e casting Antonio Rinaldi
consulenza coreografica Tearna Schuhplattler
direttore di produzione Marta Morico
organizzazione Benedetta Morico
amministrazione Luana Milani
cura del progetto e promozione Lisa Gilardino
comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo
produzione Teatro Stabile delle Marche
in collaborazione con Corpoceleste_C.C.00#
e con Inteatro, Amat-Civitanova Danza per “Civitanova Casa della Danza”, Centrale Fies, ChoreoRoam Europe: Centro per la Scena Contemporanea – Comune di Bassano del Grappa, The Place/London, Dansateliers/Rotterdam, Dance Week Festival/Zagreb, Paso a 2/Certamen Coreográfico de Madrid
durata variabile

ore 21.00
Castello Pasquini, Tensostruttura 1
Ambra Senatore
John
progetto e coreografia Ambra Senatore
in collaborazione con Matteo Ceccarelli, Elisa Ferrari, Marc Lacourt
luci Fausto Bonvini
progetto sonoro e musicale originale Igor Sciavolino
altri brani musicali Brian Bellot, Serge Gainsbourg, Yukari Ito, Igor Sciavolino, Antonio Vivaldi
produzione Aldes
coproduzione Réseau national des CDC [Le Cuvier d’Artigues-près-Bordeaux-CDC d’Aquitaine, CDC-Les Hivernales d’Avignon, Art danse CDC Dijon Bourgogne, L’échangeur-CDC Picardie, Le Pacifique/CDCGrenoble, Danse à Lille/CDC Roubaix-Nord Pas de Calais, CDC Paris Réseau (Atelier de Paris-Carolyn Carlson, L’étoile du nord, micadanses-ADDP, studio Le Regard du Cygne-AMD XXe), CDC Toulouse/Midi-Pyrénées, CDC du Val-de-Marne, Uzès danse CDC], L’Arc Scène Nationale Le Creusot, Scène National de Besançon, Château Rouge Annemasse, Torinodanza, Teatro Stabile di Torino, Armunia/Festival Inequilibrio
con il sostegno di Regione Toscana, Patto per il riassetto del sistema teatrale della Toscana, Centro il Grattacielo di Livorno
durata 60’

ore 22.00
Castello Pasquini, Tensostruttura 2
CollettivO CineticO
<age>
coreografia Francesca Pennini
drammaturgia Angelo Pedroni
danza Camilla Caselli, Carolina Fanti, Nicolò Ferrara, Melissa Marangoni, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Giulio Santolini, Demetrio Villani, Fabio Zangara
coproduzione CollettivO CineticO, Romaeuropa Festival, Armunia/Festival Inequilibrio,
L’Arboreto Teatro Dimora di Mondaino, CSC Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Veneto, Festival miXXer/Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara
vincitore del Bando Progetto Speciale Performance 2012. Ripensando Cage
durata 60’