Metti una sera a cena…

franco-parenti-teatro-milano1Infant Eyes: questo il titolo della serata di beneficenza a favore dell’ospedale Alyn di Gerusalemme, il 17 febbraio al Teatro Franco Parenti. Una caleidoscopica fusione di arti contemporanee per raccontare il rapporto tra grande e piccolo, e non solo. Ecco il “menù” della serata.

Antipasto. Metti una sera a cena con Alberto Oliva (il regista), Ivan Bert (uno dei perfomer musicali) e Stefania Ugomari (una delle attrici in scena): tra un bicchiere di vino, una portata di pesce e un piatto di verdure vien fuori che il piacere della tavola è tanto maggiore se si parla di iniziative preziose come questa “riunione” di beneficenza organizzata da Rosana Rosatti insieme ai tre brillanti artisti di cui sopra. Anche quest’anno l’obiettivo sarà quello di raccogliere fondi per l’ospedale Alyn di Gerusalemme, struttura nella quale si curano bambini (di qualsiasi etnia/religione) che soffrono di patologie gravi. Per la seconda edizione di fila, la sala grande del Franco Parenti diventerà il luogo d’incontro delle arti contemporanee unite dal tema dell’infanzia e del rapporto tra grande e piccolo: in questo senso si muove l’eloquente titolo di Infant Eyes.

Piatto ricco. Non è quindi casuale la rinnovata presenza ninfatica delle piccole ballerine della scuola Artè Danza, che accoglieranno il pubblico fin dal foyer del teatro. Per immetterci subito nel vivo della tematica, un telo gigante proietterà sul palco, ingigantendoli, alcuni minuscoli particolari dei quadri che Barbara Nahmad, Tobia Ravà e Nicola Bolaffi hanno gentilmente messo a disposizione della serata e che Philippe Daverio cercherà di farci conoscere con la sua affascinante loquela e ironia. Il cambio di prospettive e lo sfasamento delle proporzioni – suggeriti anche dagli oggetti di scena ad opera della Cooperativa Sociale Zanzara di Torino – accompagnerà verso la figura che più di tutte sperimentò su di sé questo contrasto tra grande e piccolo: Alice, evocata nel monologo di Stefania Ugomari, traendo spunto tanto dal romanzo Attraverso lo specchio quanto dalla biografia dello stesso Lewis Carroll. Ma le performances attorali non si fermeranno qui: a prestarsi con entusiasmo – e a titolo gratuito – saranno due grandi della scena italiana come Fabrizio Gifuni e Gigio Alberti, rispettivamente con un estratto da L’idiota di Dostoevskij e con un passo da Note di Cucina di Rodrigo Garcìa Barcha.

Companatico. Come nell’edizione dell’anno scorso (che s’intitolava Illusion corner) non mancheranno danza e musica: oltre alla coreografia di Rapahel Bianco – interpretata da Francesca Ossola ed Alberto Cisello – le “note di gusto” di tutte queste estrinsecazioni artistiche saranno caratterizzate da una matriosca di contrasti tra il duo elettronico Soundscape (Ivan Bert alla tromba e Marco Gentili al violino) e il quintetto classico degli Architorti, in un costante dialogo che non teme le contaminazioni e le compenetrazioni cromatiche e frequenziali.

Dessert. Una cena che si rispetti non potrà che terminare con il dolce. Ma non sarebbe giusto svelare ogni minimo particolare della serata; lasciamo allo spettatore il piacere di scoprire le altre sorprese che renderanno questa serata utile e affascinante.

Teatro Franco Parenti
via Pier Lombardo 14, Milano
Lunedì 17 febbraio ore 20.15

Infant Eyes – arti contemporanee in scena per Alyn
Musica dal vivo Architorti e Soundscape Marco Gentile e Ivan Bert
Passo a due di Raphael Bianco con Francesca Ossola e Alberto Cisello della Compagnia Egri Bianco Danza
Voce narrante Stefania Ugomari di Blas
Presenta Elisa Marinoni
Oggetti scenici Laboratorio Zanzara
Ideazione e produzione Ivan Bert
Messa in scena di Alberto Oliva
Ricognizione artistica Philippe Daverio
Con la partecipazione straordinaria di Fabrizio Gifuni e Gigio Alberti