Un gioco pericoloso

Un uomo, una donna e un palcoscenico che si trasforma in un ring: al Teatro Vascello l’Intervista di Theodor Holman.

Gli spettatori si accingono a prendere posto, le luci sono ancora accese in sala e il sipario è chiuso quando – all’improvviso – la voce di un uomo attira l’attenzione di tutti: inizia lo spettacolo.

Si tratta dell’adattamento teatrale del film Intervista di Theo Van Gogh, girato in Olanda nel 2003.

In scena due personaggi: un giornalista politico e una giovane attrice, star di soap opera e fiction televisive.
La scenografia, che vuole rappresentare il minimale salotto di casa della donna, richiama la forma del ring, preludendo a ciò cui lo spettatore sta per assistere: un’intervista che si trasformerà in un vero e proprio incontro-scontro fra i due.

Il giornalista Peter si ritrova, suo malgrado, a dover intervistare Katya, definita «le tette più belle della tv». Arriva in casa sua totalmente impreparato e l’intervista stenta a prendere forma.

Una maschera di aggressività tradisce in entrambi un malcelato imbarazzo. A provocazione si risponde con provocazione, a menzogna con menzogna. Ma l’incontro prende gradualmente una piega inaspettata: attraverso continui scambi di battute anche aspre, i due iniziano a raccontarsi le proprie vite e i ruoli si invertono fino a confondersi. Non c’è più il giornalista né l’attrice: solo un uomo e una donna che con violenza e passione – attraverso un pericoloso gioco di seduzione – scoprono ferite, fragilità e segreti inconfessabili, precipitando verso un finale a sorpresa.

Intervista è un’opera dal pathos forte: prende lo spettatore per mano e lo conduce fra i meccanismi quasi perversi che s’innescano fra i due personaggi, mantenendone sempre viva l’attenzione.

Nel titolo stesso si nasconde la giusta chiave di lettura: inter-vista intesa come un vedersi reciproco fra esseri umani, una scoperta dell’altro minata però dal confine incerto che separa la verità dalla finzione.
Sul ring del palco si scontrano due universi antitetici ma che usano – in realtà – le stesse dinamiche aggressive come scudo per difendere se stessi. Katya è accusata di avere «pensieri di silicone», Peter scopre di essere un giornalista ininfluente. Tutte le verità vengono a galla, e cadono le maschere che quotidianamente i due protagonisti indossano.

Chi avrà intervistato chi? Chi sarà il vincitore e chi lo sconfitto? Allo spettatore l’arduo compito di rispondere. In fondo si tratta di due facce della stessa medaglia.

Lo spettacolo continua:
Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 72 – Roma
fino a domenica 10 aprile
orari: dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.00 (alcuni spettacoli potrebbero essere programmati alle ore 18.00), lunedì chiuso

Neraonda presenta:
Intervista
di Theodor Holman
tratto dal film di Theo Van Gogh
traduzione Alessandra Griffoni
regia Graziano Piazza
con Viola Graziosi e Graziano Piazza
scene Francesco Mari
costumi Sabrina Chiocchio
musiche originali Andrea Nicolini
assistente alla regia Elisabetta Canu
luci Gill Mc Bride
fonica e video Valerio Rodelli