Brahms tra estro e malinconia

concerto AlePresso il Convento dei Ss. XII Apostoli, l’associazione Musica ai Ss. Apostoli propone le sonate per violoncello e pianoforte di J. Brahms, eseguite magistralmente da due professionisti.

Johannes Brahms è l’autore esemplare per comprendere il passaggio dalla tradizione romantica della musica ottocentesca alla modernità; noto per aver assorbito e valorizzato la cultura popolare dell’est, come è evidente nelle sue Danze Ungheresi, Brahms fu un grande estimatore del classicismo bachiano, ma ovviamente anche dell’opera beethoveniana, e la sua musica da camera attesta proprio questo, senza rinunciare però alla costante dimostrazione di originalità e talento compositivo. Lo stile brahmsiano è sempre trascinante, dinamico, ritmico, e questo è evidente soprattutto nelle sue sonate, alle quali l’Associazione Musica si Ss. Apostoli ha dedicato il concerto dal titolo J. Brahms. Integrale delle sonate per violoncello e pianoforte; nella giornata di domenica 28 aprile, i protagonisti sono stati Paolo Andriotti e Monaldo Braconi, il duo che ha eseguito in maniera magistrale le sonate scritte dal maestro per violoncello e pianoforte. Il primo, dalla carriera solista affermata a livello internazionale, introduce il pubblico all’esecuzione con un’interessante spiegazione dei brani, e soprattutto del loro valore nel corpus della produzione del compositore tedesco; trattasi della Sonata N. 1 in mi minore op. 38, la Sonata N. 2 in sol maggiore op. 78, e la Sonata N. 3 in fa maggiore op. 99. Il violoncello di Andriotti è preciso e profondo nell’interpretazione, e va riconosciuta l’incontestabile difficoltà dei brani eseguiti, proprio per questo motivo raramente proposti al pubblico; al pianoforte, Monaldo Braconi, altro professionista di livello internazionale, che ha lavorato soprattutto in Russia, esegue in maniera impeccabile l’accompagnamento quasi gareggiando con l’arco determinando una tensione vigorosa con esso. Come spesso accade in Brahms, i movimenti finali delle opere sono tra i momenti più elettrizzanti e magnetici; particolare piuttosto il destino dell’op. 78, scritta nel 1879, che è stata al centro di una diatriba tra violinisti e violoncellisti: l’opera del 1879 è effettivamente non per violoncello ma per violino, e solo in un secondo tempo, nel 1896, è stato poi “tradotta” per l’altro strumento con numerose varianti e modifiche. L’effetto, a dire il vero, non ne esce minimamente compromesso, anzi il suono grave e denso del violoncello resta il più adeguato per la sonata. Come è anche per l’op. 38, scritta nel 1865, e l’op. 99 dell’anno successivo: nella prima il Minuetto esprime tutto l’estro brahmsiano, mentre nella seconda l’adagio restituisce a pieno il tono malinconico e sofferto al quale Brahms non ha mai rinunciato e che è uno dei motivi dell’infinito fascino della sua musica.
Degna di nota è l’attività concertistica promossa dalla Musica ai Ss. Apostoli, a fianco di una delle chiese più belle e importanti di Roma, giunta alla sua terza stagione con un programma ricco e avvincente che arriva fino al prossimo giugno. L’appuntamento di domenica 12 maggio prevede l’esecuzione dal vivo di alcuni lieder e arie da camera di Wagner e Verdi; si tratta di una splendida occasione per assistere a concerti di grande qualità nel cuore di Roma, a prezzi popolari.

Lo spettacolo è andato in scena:
Convento Ss. XII Apostoli – Sala dell’Immacolata
via del Vaccaio, 9 – Roma
domenica 28 aprile, ore 19.00

Musica ai Ss. Apostoli presenta
J. Brahms. Integrale delle sonate per violoncello e pianoforte
Sonata N. 1 in mi minore op. 38, Sonata N. 2 in sol maggiore op. 78, Sonata N. 3 in fa maggiore op. 99
di Johannes Brahms
violoncello Paolo Andriotti
piano Monaldo Braconi