Di fantasmatiche immagini

Non ha deluso le aspettative il concerto di Julia Kent al Sonic di Lione. La violoncellista canadese, fortemente voluta da Antony Hegarty nei suoi Antony & The Johnsons, ha offerto una serata di malinconica e sublime bellezza.

Si presenta sola sul palco del Sonic Julia Kent, in compagnia esclusivamente del suo violoncello nero. Delicata e timida, l’artista canadese inizia immediatamente a dipingere un’opera multiforme ed elegante, personale risultato di una ricerca che si muove tra classicismo e utilizzo della tecnologia.

La prima parte del concerto viene costruito attraverso un rallentamento temporale. Julia Kent agisce direttamente sullo scorrere de tempo, imprimendo una frenata percettiva costante, non incline a compromessi. Le linee melodiche che fuoriescono dal suo violoncello effettato possiedono una grande forza immaginativa, in grado di far balenare immagini residuali. Questa modalità di rallentamento, non impedisce, però, la sensazione pervasiva di un dramma imminente, di una tensione che rompe la convenzione. Qui non si tratta di eseguire semplici “canzoni”. Quelle della Kent sono vere e proprie “scene musicali”, episodi che possiedono la forza del marmo e la delicatezza fatale delle rose. Piccoli estratti che riescono nell’intento di essere indipendenti e strettamente legali l’un l’altro.

Se la sua musica è stata definita cinematografica non è semplicemente perché essa fa, o può fare, da supporto a immagini che scorrono su di uno schermo, ma perché essa è intrinsecamente cinematica, produttrice di immagini che seleziona e movimenta, facendole vivere e vacillare al di qua di una superficie bidimensionale visuale: questa musica possiede in nuce già tutto.

Julia Kent, straordinaria interprete di una musica intrinsecamente decadentistica, ha costruito sapientemente un concerto ricco e privo di pause. Un ritmo marcato dal respiro dello strumento e dall’eleganza dell’interprete, che ha alternato movimenti grevi e decompressioni nostalgiche, il tutto assemblato in un costante crescendo fino a raggiungere il climax dell’aspetto sentimentale più intenso.

Una piccola perla che si aggiunge all’attenta programmazione del Sonic di Lione, locale alternativo che galleggia sulle acque della Saona.

Le Sonic de Lyon a proposé un splendide concert de la violoncelliste canadienne Julia Kent. Un spectacle qui ne s’est pas borné à la simple présentation musicale, mais qui a bâti un plexus imaginaire d’images cinématographiques. Construites sur son violoncelle et travaillées et superposées grâce à son laptop, les lignes mélodiques de Julia Kent ont bridé le temps chronologique en lui imposant un rythme différent, fait de mélancolie et de velours.

Il concerto ha avuto luogo:
Sonic

4 Quai des Étroits – Lyon (France)
mercoledì 26 febbraio 2014, ore 21.00

Sonic presenta
Julia Kent + Insiden
http://sonic-lyon.blogspot.co.uk/
http://www.sonic-lyon.fr/
http://www.juliakent.com/
http://insiden.bandcamp.com/