Il Festival Milanoltre, arrivato alla sua 24esima edizione, ospita sul palcoscenico del Teatro Elfo Puccini un artista internazionale e della caratura di Alonzo King con tre estratti da standing ovation.

Le linee fanno parte del nostro mondo: rette o curve, linee che si intersecano. Il lavoro del coreografo statunitense Alonzo King sposa questa poetica: la linearità del movimento di un corpo, nello spazio.

Il primo estratto, Dust and Light è una rappresentazione molto delicata, quasi trattenuta. I corpi si inseguono, si cercano e allontano, come frammenti di polvere che giocano con la luce: Alonzo King evidenzia il paragone anche attraverso la multietnicità e le diverse tonalità di carnagione delle coppie di danzatori, in un ulteriore gioco di luci e ombre, di plasticità chiaro-scurali. I costumi di scena, leggeri e vaporosi, lasciano intravedere i movimenti: ogni singolo muscolo che si contrae e decontrae grazie alla straordinaria padronanza del corpo di questi danzatori. La musica è talmente delicata e i movimenti dotati di una souplesse tale che, talvolta, quasi disturba il rumore delle punte di gesso sul palco. Quando una frase musicale si interrompe, i movimenti riprendono senza aspettare l’attacco della successiva perché anche il silenzio possiede un suono e un tempo originali. Finale d’ensamble che crea la suggestione dei granelli di polvere che si muovono liberamente nello spazio, secondo traiettorie volutamente casuali.

Breve intermezzo con Irregular Pearl – il pas de deux dura infatti solo cinque minuti e rimanda per stile e movimenti a Dust and Light.

Il terzo e ultimo estratto, Shéhérazade, era stato commissionato nel 2009 dal Monaco Dance Forum per il centenario dei Ballets Russes di Monte Carlo. La musica è arricchita dalle suggestioni orientali di Le mille e una notte e ricrea quell’atmosfera magica evocata dai racconti dell’astuta protagonista. Un fondale suggestivo e le luci dai toni caldi fanno da sfondo perfetto. La coreografia – all’opposto, rispetto alla bellezza trattenuta dei pezzi precedenti – trasuda passione, mentre i corpi si muovono sulla musica liberando energia. Alonzo King attinge al balletto classico, ma lo mixa – con originalità e intelligenza – a un modo di fare danza improntato al moderno e all’afro.

In tutti i pezzi, le luci e le scenografie non assurgono mai al ruolo di protagoniste, lasciando al movimento la possibilità di tessere trame e ricreare suggestioni. Il sipario che cala segna la fine dello spettacolo mentre i danzatori continuano a volteggiare quasi che il movimento, per sua natura, fosse infinito. Illusione che sparisce solamente quando si riapre il sipario e l’ensemble riceve uno scroscio di applausi più che meritati.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Elfo Puccini

Corso Buenos Aires, 33 – Milano
giovedì 18 e venerdì 19 novembre

Dust and Light
musiche Arcangelo Corelli e Francis Poulenc
(durata 30 minuti)

Irregular Pearl
musica di Arcangelo Corelli, George Frederich Handel, Marin Marais, Augustin Dautrecourt Sainte-Colombe, Domenico Scarlatti e Antonio Vivaldi
partiture musicali registrate da I membri della Philarmonia Baroque Orchestra
interludi composti e arrangiati da Roy Whelden
produzione in collaborazione con Fleishhacker Foundation
(durata 5 minuti)

Shéhérazade
musiche Zakir Hussain dalla partitura originale di Nikolaj Rimskij-Korsakov
commissionato da Jean-Christophe Maillot, Direttore Artistico del Monaco Dance Forum
con il sostegno di Rudolf Nureyev Dance F., LEF F., John and Lisa Pritzker Family Fund, Ernest Bates F.
(durata 7 minuti)

coreografie Alonzo King
La compagnia Alonzo King Lines Ballet e artisti ospiti (in ordine alfabetico): Christopher Bordenave, Jeannette Diaz-Barboza, Simon Feltz, David Harvey, Ashley Jackson, Laurel Keen, Yu Jin Kim, Michael Montgomery,  Rubinald Pronk, Caroline Rocher, Corey Scott-Gilbert, Meredith Webster, Keelan Whitmore, Ricardo Zayas