Megalopolis#Roma – Nessuno può tenere baby in un angolo

attraversamenti-multipli-bestNella seconda settimana, Attraversamenti Multipli si offre al servizio di un sincero tentativo di sensibilizzazione sociale e al potente monologo di una coscienza deviata.

Attraversamenti perché varcano la soglia tra interno ed esterno, perché violano i limiti convenzionalmente imposti alle pratiche artistiche e teatrali per invadere lo spazio pubblico; multipli perché relativi a tutto lo spetto delle modalità espressive, riguardando tanto il teatro quanto l’happening, tanto il video quanto la musica e il fumetto; si tratta di zone di contatto, il sottotitolo che Attraversamenti multipli 2015 ha attribuito alla kermesse di quest’anno, edizione ricca che sta riscuotendo grande successo e che, nella sua seconda settimana di accadimenti, anima il popolare quartiere del Quadraro.

La giornata dell’8 ottobre è indicativa di tutto questo, perché si carica anche di significati di impegno sociale: alle 19.30 è andato infatti in scena, presso l’area pedonale di Largo Spartaco, Megalopolis#43, performance urban site-specific coordinata e diretta dalla compagnia degli Instabili Vaganti in collaborazione con gli Lalish Theater Labor, messa in strada all’interno del progetto europeo Contact Zones performing arts in urban spaces. L’azione performativa ha coinvolto una ventina di attori che hanno partecipato a un workshop intensivo di tre giorni e si inserisce all’interno di un progetto internazionale, la cui finalità è la nobile sensibilizzazione politica e morale, dal momento che il focus è la strage di Ayotzinapa, avvenuta un anno fa e che conta ancora 43 studenti messicani scomparsi, da allora divenuti il simbolo della lotta all’indifferenza e della resistenza all’aggressione del potere istituzionale. Gli attori si appropriano del territorio, urlano e si dimenano testimoniando attraverso il corpo e il canto la spaventosa ingiustizia che ci riproietta in maniera inquietante negli anni dei desaparecidos; il teatro si dimostra così ancora una volta strumento efficace di sensibilizzazione, perché tocca  lo spirito per attivare il pensiero e il desiderio di documentarsi ulteriormente, affinché non si oblii – ipotesi allucinante se si pensa di essere nel pieno del terzo millennio – il destino di questi ragazzi e di tutti i quelli cui stessa sorte nulla esclude che possa tornare ad accadere.

La serata è proseguita con la messa in scena di Nessuno può tenere baby in un angolo, avvenuta all’interno dello spazio del Garage Zero; si tratta di uno studio preliminare di Simone Amendola e interpretato da Valerio Malorni, una parte di un testo che dovrà essere ulteriormente sviluppato.

Già questo estratto dimostra diverse potenzialità, grazie soprattutto alla forza scenica del solo interprete che, lanciato in un ininterrotto monologo, mantiene una tensione vibrante restando sempre sul confine tra delirio e confessione, tra dramma e humour nero. Il volto contrito del benzinaio protagonista, accusato di omicidio, che dal sentito e commosso ricordo del padre arriva fino alla schizofrenia, dubitando egli stesso di essere responsabile del crimine, diventa un racconto tagliente che mette in evidenza nevrosi e ansie caratteristiche della solitudine contemporanea; il monologo diventa anche una prova fisica, perché si oscilla continuamente dalla battuta al grido di disperazione, dal bisbiglio alla rabbia, con un testo genuino quanto potente perché resta sulla linea sottile che divide l’ironia dalla tragedia.

Così collocandosi in un ambito, quello dell’indagine dei mal-esseri del contesto urbano della capitale, da sempre al centro della ricerca espressiva di Margine Operativo e Attraversamenti Multipli.

Gli eventi e le performance sono andate in scena all’interno di
Attraversamenti Multipli – Zone di Contatto

teatro – danza – performance – musica – fumetti – street art
organizzato dal gruppo artistico Margine Operativo
direzione artistica di Alessandra Ferraro e Pako Graziani
realizzato con il sostegno di Roma Capitale Assessorato alla Cultura
con il contributo del programma dell’ Unione Europea Creative Europe

giovedì 8 ottobre
19.30
Largo Spartaco (isola pedonale)
International Project Megalopolis presenta
Megalopolis # Roma
workshop per 43 studenti/attori/danzatori/performer
diretto da Instabili Vaganti
nell’ambito del progetto Europeo CONTACT ZONES performing arts in urban spaces

21.00 – 22.00
Garage Zero – via Treviri
Blue Desk presenta
Nessuno può tenere baby in un angolo – #crowfunding1
di Simone Amendola e Valerio Malorni
con Valerio Malorni