Una delizia, senza croce

salonemargherita-romaNello storico spazio del Teatro Salone Margherita è in scena quella che probabilmente è l’opera lirica italiana più conosciuta e apprezzata nel mondo, ovvero La Traviata di Verdi.

Presentata per la prima volta al pubblico de La Fenice di Venezia nel 1853, La Traviata di Giuseppe Verdi è forse l’opera lirica italiana più celebre e rappresentata nel mondo, amata e stimata da tutti gli angoli del globo per l’indubitabile capacità di trascinare il pubblico emotivamente attraverso brani e arie che sono divenuti persino proverbiali e indicativi della cultura italiana moderna. Se da un lato ci troviamo a che fare con un capolavoro della storia della musica e dell’arte nostrane, dall’altro in questa occasione troviamo un altro orgoglio, specifico della città di Roma, ovvero lo spazio storico del Teatro Salone Margherita. Costruito alla fine dell’Ottocento in stile liberty, dal nome che omaggiava la regine Margherita di Savoia, moglie di Umberto I, lo splendido Salone Margherita ha attraversato più di un secolo riuscendo a sopravvivere alle rivoluzioni di ordine culturale e mediatico che il nostro paese ha vissuto, certo non senza difficoltà. Il Salone Margherita per lunghi anni è stato lo spazio di riferimento dello spettacolo di varietà e cabaret della città di Roma, diventando il baluardo della comicità capitolina per tutto il dopoguerra; l’avvento della televisione ne decretò la trasformazione in sala cinematografica ma, ironia della sorte, fu la televisione stessa a restituirle gli antichi fasti, grazie alle attività del Bagaglino, la celeberrima compagnia comica, approdata anche sulle reti nazionali in diretta proprio dal Salone. Da allora il destino del Teatro è legato indissolubilmente a quello della compagnia di comici, ma come è evidente in diverse occasioni la proposta in programmazione va ben al di là del varietà; ed è in questa maniera che il Salone Margherita e La Traviata si sono incontrati, dando vita a uno spettacolo suggestivo e unico, splendida attrazione di richiamo in special modo per i turisti presenti nella capitale. D’altronde l’opera lirica italiana è una delle attrazioni più affascinanti per un turista in visita nel Belpaese, e goderne all’interno di uno spazio così magico e chic è un’occasione da non perdere. La struggente vicenda di Violetta Valery e Alfredo Germont, nella loro disperata storia di amore e dolore, seppur nella cornice di una Parigi dissoluta e caotica è una manifestazione esemplare di italianità, espressa nelle avvolgenti melodie attraverso le quali Verdi ha segnato la grande tradizione operistica italiana. Libiamo ne’ lieti calici è diventato patrimonio internazionale, e Di Provenza il mar, il suol o Parigi, o cara sono da annoverare tra i brani più belli di sempre. La Compagnia I Virtuosi dell’Opera di Roma, diretta dal maestro Adriano Melchiorre, portano in scena una straordinaria versione dell’opera verdiana, con la regia di Barbara Painvain, precisa e classica; gli interpreti sono all’altezza dell’occasione: il soprano Carmela Maffongelli restituisce le tonalità drammatiche e disperate della protagonista, anche con ottime qualità recitative, e lo stesso è per il tenore Adriano Gentili. Da segnalare anche la straordinaria prova del baritono Giancarlo Pera. L’orchestra è certo un po’ costretta in spazi angusti, in un numero ben ridotto di membri e strumenti, ma resta comunque efficace per restituire tutta la forza dell’opera. Insomma, più Croce che Delizia per parafrasare uno dei versi più conosciuti del libretto di Francesco Maria Piave, un’occasione imperdibile per rivedere, in un luogo di assoluta suggestione, uno dei capolavori di Giuseppe Verdi.

Lo spettacolo continua:
Teatro Salone Margherita
via dei Due Macelli, 75 – Roma
fino a mercoledì 29 maggio
orari: mercoledì e sabato, ore 20.30

I Virtuosi dell’Opera di Roma presentano
La Traviata
di Giuseppe Verdi
libretto Francesco Maria Piave
direttore Adriano Melchiorre
con Carmela Maffongelli, Marina Tiberi, Adriano Gentili, Giancarlo Pera, Giuseppe Roberti