Il Teatro Alla Scala sceglie Wagner per inaugurare la stagione. La Valchiria, l’Anello del Nibelungo: un classico da non perdere.

Milano – Il giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano, è indissolubilmente legato all’inaugurazione della stagione scaligera, e a quanto ciò comporta per il capoluogo meneghino: un’occasione mondana per istituzioni distratte nel resto dell’anno; una vetrina mondiale per contestatori di ogni sorta; una passerella per vip veri o improvvisati; e poi ancora, traffico in tilt nelle strade adiacenti al centro e bagarinaggio d’alto borgo con biglietti proposti anche a 5000 Euro.

Tutto questo, ormai, fa parte del rituale della prima.

E così è stato anche quest’anno, quando la protesta organizzata, stavolta contro i tagli alla cultura previsti dalla finanziaria, è stata disinnescata da un inaspettato alleato: il direttore d’orchestra stesso, Daniel Barenboim, che ha letto l’articolo 9 della Costituzione strappando la prima inaspettata ovazione della sua serata trionfale, partita proprio da quei loggionisti che avrebbero voluto boicottarne l’esibizione e rubargli la scena.

Così non è stato; e anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, seduto nel palco reale con la sua consorte, ha applaudito convinto le parole spiazzanti del geniale neomaestro scaligero, consentendo al sipario di aprirsi e di lasciare spazio all’attesa protagonista: La Valchiria di Wagner.

A onor di cronaca, chi vi scrive non era tra i presenti a teatro, ma tra i fortunati che hanno potuto assistere all’evento grazie alla sensibilità del servizio pubblico, che ha stipulato un accordo col Teatro Alla Scala, per trasmettere gli spettacoli in cartellone su Rai 5; un accordo fortemente voluto dal direttore di rete, Antonio Marano, che potrebbe aiutare ad ampliare il circuito di melomani e incoraggiare nuovi sponsor a supportare la diffusione della lirica nel mondo.

Noi lo speriamo vivamente, almeno, anche perché il debutto è stato memorabile, benché cantato nella lingua teutonica del compositore di Lipsia e reso comprensibile solo dai traduttori simultanei di cui è dotata ogni poltrona del teatro. Un’incantevole scenografia ha fatto da cornice a una fantastica Nina Stemme, commovente debuttante scaligera nel ruolo di Brünnhilde, e a un sorprendente Vitalij Kowaljow, che ha interpretato il divino Wotan esaltandone la possenza vocale e annichilendo gli astanti delle prime file con i suoi virtuosismi.

Tra le tante meraviglie che andrebbero sottolineate di questa convincente prima, scegliamo un’ultima sottolineatura di merito per la regia di Guy Cassiers, capace di coordinare scenicamente l’imponente cast, facendolo risultare espressivo anche nei rari momenti di stasi sul palcoscenico.

Un vero capolavoro, insomma: se potete, vi consigliamo di non mancare l’occasione di farvi ammaliare da cotanta magia.

Lo spettacolo continua:
Teatro alla Scala

via Filodrammatici 2 – Milano
fino a domenica 2 gennaio 2011
orari dicembre: 17 (18.00), 21 (18.00), 28 (18.00)
orari gennaio:  02 (15.00)

Die Walküre (La Valchiria)
di Richard Wagner (spettacolo in tedesco, ndr)
libretto Richard Wagner
regia Guy Cassiers
direttore d’orchestra Daniel Barenboim
scene Guy Cassiers ed Enrico Bagnoli
costumi Tim Van Steenbergen
coreografie Csilla Lakatos
con (interpreti principali): Nina Stemme (Brünnhilde), Simon O’Neill/Frank Van Aken (Siegmund), Vitalij Kowaljow (Wotan), John Tomlinson (Hunding), Ekaterina Gubanova (Fricka), Waltraud Meier (Sieglinde)