Com’è leggera la primavera di Vivaldi

La bella coreografia di Mauro Astolfi sulle musiche del compositore veneziano fa volare pubblico e danzatori.

Bravi, freschi, leggeri, perfettamente coordinati i danzatori. Ma ottima anche la coreografia di Mario Astolfi, per lo Spellbound Contemporary Ballet, nel restituire modernità e levità alle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi. Si intitola proprio così, Le Quattro stagioni, il balletto messo in scena al Teatro Manzoni di Milano dal 5 al 7 maggio. Alle musiche del compositore veneziano si alternano quelle, scritte per l’occasione, da Luca Salvadori. Molto sobria la scena, dominata da una piccola casa che i ragazzi esplorano, ribaltano, spostano, fanno scivolare, e sulle cui pareti vengono proiettate immagini di grande suggestione: onde, fiori che crescono, nuvole, alberi, pioggia. I nove ragazzi in scena appaiono come concatenati da una coreografia che si muove come un flusso, che dà ai loro corpi respiro e fluidità, ma li mantiene sempre in stretto contatto. L’unico tempo scorre via ben amalgamato e omogeneo, con passi più concitati di grande effetto e altri, più romantici e pacati, di estrema dolcezza. Il balletto fa parte della stagione di danza del Manzoni e la conclude. E rivela come anche la danza contemporanea italiana possa muoversi su standard del tutto internazionali.

Lo spettacolo è stato in scena
Teatro Manzoni
via Manzoni 42 – Milano
dal 5 al 7 maggio 2014

Le Quattro stagioni
Coreografie di Mauro Astolfi
Musiche di Antonio Vivaldi
Musiche originali di Luca Salvadori
Disegno delle luci di Marco Policastro
Regia Multimediale di Enzo Aronica
Scene di Andrea Sorbera
Con Maria Cossu, Marianna Ombrosi, Alessandra Chirulli, Giuliana Mele, Gaia Mattioli, Sofia Barbero, Mario Laterza, Giacomo Todeschi, Michelangelo Puglisi
Produzione dello Spellbound Contemporary Ballet
(durata: 1 h e 30)