A fior di labbra

La regista Carlotta Corradi debutta come autrice al Teatro Due di Roma, portando in scena dubbi, paure e aspirazioni tipiche della sfera femminile

Si apre il sipario e davanti alla platea appare una sposa delicata e malinconica, dritta, che guarda nel vuoto. La giovane, che ricorda le graziose sposine di Peynet, è una donna romanticamente moderna, attanagliata da dubbi che nel cosiddetto “giorno più bello” la condurranno a una decisione per lei estrema, in un braccio di ferro col destino.
Bianca (Elisa Alessandro) è la protagonista di Lipstick, commedia in «tre strati più epilogo», scritta e diretta da Carlotta Corradi. I “tre strati” sono quelli del rossetto del trucco da sposa (matita, colore e lucidalabbra), come spiega Elena (Claudia Mei Pastorelli), la truccatrice. L’autrice si serve dell’audace metafora per raccontare la personalità – stratificata – di Bianca, che ha sempre vissuto per compiacere gli altri, reprimendo le sue aspettative. I classici dubbi, le paure e le perplessità di ogni donna nel momento di pronunciare il fatidico “sì”, per la protagonista della pièce, hanno origini recondite. La donna, infatti, è paralizzata dal timore di deludere chi la ama ed è intrappolata tra la presenza ingombrante della madre (Paola Sambo) e un fidanzato (Michelangelo Tommaso in voce) distante, se non assente. La vita di coppia si trasforma, così, nel consumato cliché del ménage à trois, in cui lentamente si insinua Elena. Personaggio forte e volitivo, indipendente e omosessuale, Elena è la figura più originale del terzetto e si contrappone alla madre di Bianca, spumeggiante e ironicamente perbenista nell’interpretazione della Sambo.
Le scene sottolineano il passaggio dall’assenza di pensiero indipendente da parte di Bianca fino alla presa di coscienza della realtà. Questa consapevolezza la condurrà a scegliere la libertà, a opporsi a un destino segnato da altri. Questo progressivo passaggio interiore è sottolineato dai colori: nel bianco iniziale si inseriscono dettagli in rosa acceso, il colore preferito della protagonista e per questo metaforico oggetto di dissapori tra lei e la madre.
Al debutto come autrice, Carlotta Corradi conferma l’interesse a esplorare il mondo femminile, dopo Piccoli crimini coniugali e The Women. La giovane regista gioca con i clichés e le contrapposizioni. Il rischio è di restare intrappolati: il finale appare scontato, nonostante la commedia risulti, nel complesso, gradevole e fresca.

Lo spettacolo continua:
TeatroDue Roma
vicolo dei Due Macelli, 37 – Roma
fino a domenica 4 dicembre
orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
biglietti: intero 15 Euro, ridotto 12 Euro
(durata 1 ora e dieci circa senza intervallo)

Produzione Quattroquinte presenta
Lipstick
di Carlotta Corradi
regia Carlotta Corradi
con Elisa Alessandro, Claudia Mei Pastorelli, Paola Sambo e la voce di Michelangelo Tommaso
musica Radiosa Romani
costumi Silvia Nurzia
scene Gaia Mussi
luci Maximiliano Lumachi
aiuto regia Tullia Raspini
direzione di scena Charis Goretti
graphic design Indro Uttinacci