Hitler, Biancaneve e i sette nani

teatro-i-milanoAl Teatro i va in scena l’ultima parte della trilogia Innamorate dello spavento di Massimo Sgorbani.

Una grande elica proietta la sua ombra imponente su una tela bianca, che si frappone tra il pubblico e la scena su cui prende vita Magda e lo spavento, terza e ultima parte della trilogia Innamorate dello spavento di Massimo Sgorbani, per la regia di Renzo Martinelli.

Il tessuto vela parzialmente quanto accade dall’altra parte mentre la luce proietta ombre enormi davanti agli occhi dello spettatore, trasferendogli il forte senso di claustrofobia che permea l’opera.

Neanche lo scrosciare della pioggia riesce a proiettare il pubblico al di fuori del bunker in cui Hitler e i suoi fedelissimi si sono rinchiusi per tentare di salvarsi. Tutto ha un senso di chiusura verso il mondo esterno, un sotteso senso di rassegnazione, come se per loro, per gli abitanti del rifugio sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino, l’unica e ultima prospettiva di vita non preveda null’altro che quelle sale sottoterra.

Magda Goebbles, la moglie del gerarca nazista Joseph Goebbels e madre dei suoi sei figli, è lì insieme al Führer e si intrattiene con lui in oziose conversazioni su Walt Disney, Biancaneve e i sette nani, Mickey Mouse e su quanto, in fondo, tutti questi personaggi e le loro storie finiscano per avvalorare ulteriormente le tesi naziste sulla superiorità della razza ariana.

I nani protagonisti della favola di Biancaneve non sono altro che degli esseri subumani, storpi e dediti al lavoro, che non sono in grado, alla fine della storia, di salvare la povera Biancaneve: solo l’intervento risolutore e definitivo del principe – un giovane indiscutibilmente ariano – porterà alla salvezza della giovane, che andrà via con lui, lasciandosi alle spalle i nani.

Milutin Dapcevic e Federica Fracassi danno vita a due deliranti versioni di Hitler e Magda, intrappolati in gesti ripetitivi e ossessivi che lasciano intravedere il tragico finale: l’uccisione da parte di Magda dei suoi figli e la morte per quasi tutti gli abitanti del bunker, Hitler compreso.

Magda morirà con suo marito, in circostanze mai del tutto chiarite.

Le suggestive scenografie, caratterizzate da intermittenti luci al neon e pannelli di alluminio, fanno da sfondo alla buona interpretazione dei due attori. Nel complesso, l’opera risulta però eccessivamente diluita nei tempi, il che non fa altro che aumentare il senso di claustrofobia già pervasivo, senza aggiungere nulla alla storia, ma amplificando inutilmente la sensazione di fine imminente che attraversa i personaggi per raggiungere gli spettatori al di là della cortina di tela.

Lo spettacolo continua:
Teatro i

Via Gaudenzio Ferrari, 11 – Milano
fino a lunedì 1 dicembre
Orari: lunedì, giovedì e venerdì ore 21,00 – mercoledì e sabato ore 19,30
domenica ore 17,00 – martedì riposo

Magda e lo spavento
dalla trilogia Innamorate dello spavento
di Massimo Sgorbani
con Milutin Dapcevic e Federica Fracassi
regia di Renzo Martinelli
dramaturg Francesca Garolla
suono Fabio Cinicola
luci Mattia De Pace
produzione Teatro i