Divinamente nuda

Il festival di Eutropia ospita sul suo palco la voice’n’ bass italiana più acclamata degli ultimi tempi. Ferruccio Spinetti e Petra Magoni si esibiscono nel loro eccezionale Musica nuda.

Metti una sera nel bel quartiere romano del Testaccio, dove al posto dell’ex mattatoio si trova, ora, la sede secondaria del MACRO, museo di arte contemporanea, al cui fianco si distende il grande campo Boario, dove sorge La città dell’altra economia, che fra una promozione di agricoltura solidale, energie rinnovabili, workshop vari, ludoteca per bambini, un ristorante e un bar bio, concede uno spazio creativo alle arti e alla musica in particolare.

Anche quest’anno, infatti, il piazzale ospiterà, fino al 27 settembre, Eutropia, un festival, come la città fantastica di Calvino, dalla natura multiforme, densa e capace di ospitare da Patti Smith agli Officina Zoè, dalle letture dei Poeti der trullo al gruppo tedesco Einstürzende Neubauten, e altri da venire.

Tra cui un duo particolarmente celebre, il cui nome fa pensare a una famosa frase di Marguerite Yourcenar, «è la nostra immaginazione che si sforza di rivestire le cose, ma le cose sono divinamente nude». Sarà stato vicino alla base di questa filosofia l’approccio che Petra Magoni e Ferruccio Spinetti hanno tentato nella creazione di Musica Nuda. Compagni d’arte così come nella vita, «io e Petra abbiamo progetti paralleli nei quali volutamente non vogliamo incontrarci, per arricchirci musicalmente in modo che poi queste influenze confluiscano in Musica Nuda, che resta il progetto principale della nostra carriera artistica». Lui al contrabbasso, lei alla voce, hanno regalato una serata di alto livello sonoro e d’impatto, intrattenendo e divertendo il pubblico, ma anche portandolo a perdersi a livello emozionale. «La vera musica, che sa far ridere e all’improvviso ti aiuta a piangere», diceva Paolo Conte.
I due, artisti e professionisti autentici, sanno come far spettacolo: la frangetta ribelle di Petra, il suo muoversi a scatti epilettici sul palco con una mimica quasi teatrale posta accanto alla compostezza di Ferruccio, alla sua placida calma riescono a denudare la musica attraverso la commistione e la sintonia di strumento e voce. Un modo straordinario di svestire la musica da parole e suoni, di spogliarla per liberarla. Sperimentalismi della voce, scansione delle parole su note jazz, che vanno oltre lo stesso jazz, un repertorio di grandi pezzi della musica italiana e straniera, conosciuti e non, comunque reinterpretati alla maniera di Musica nuda, sembrano davvero dichiarare che «ognuno può trovare qualcosa che gli piace in un nostro concerto».

Da omaggi a Paolo Conte a inedite versioni di Ain’t no sunshine di Bill Withers, dalla meravigliosa Quand il est mort le poète di Gilbert Bécaud a una frizzante e animata interpretazione di Bellezza in bicicletta. Si avvertono tutto lo spessore e le varie esperienze che hanno segnato la Magoni, come i suoi contatti con artisti del calibro di Bobby McFerrin, e la sua voce comunque poco impostata e molto spontanea. Si libera in acuti che sono ora ululati ora miagolii. A tratti diventa volutamente e piacevolmente stridula, poi si scioglie profonda e calda, come una goccia di miele. Timbro graffiante alternato a dolcezza, una voce che calibra le parole restituendo a ognuna il proprio peso sonoro e la propria malleabilità e adattabilità a nuove forme.

In tutto ciò Ferruccio, già contrabbassista degli Avion Travel, arrangia la musica esaltando il tutto, liberando anche lui l’anima dello strumento, diventando parte corporea dello strumento e reggendo il palco con maestria da camera e originalità. Lo spettacolo, durante il quale han partecipato anche D’Argenzio e Diodato, promuove Little wonder, ultimo disco di una ben consolidata carriera che vanta esibizioni in tutto il mondo e che continua a  presentarsi sul palco ogni volta con immutata grinta ed eleganza.

Elettrizzanti con stile, fluidi come un blues e nel contempo vorticosi, sono Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. La loro Musica nuda veste tutto di bellezza.

Il concerto è andato in scena
La città dell’altra economia

lungotevere Testaccio
giorno 8 luglio

Musica nuda
duo di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti
special guest: Peppe D’Argenzio e Diodato