Nada se la scrive e se la canta

L’artista livornese protagonista assoluta del suo Musicaromanzo, ospite del Teatro Puccini di Firenze.

Un romanzo declamato, Il mio cuore umano, è quello che porta in scena Nada e il pubblico ha il privilegio di ascoltare l’autobiografia dalla viva voce della sua protagonista – e che voce.
La scenografia è assente, le luci bianche non creano alcun particolare effetto ma Nada riempie la scena con la sua tonalità corposa e profonda, penetrante ma non perché acuta, quanto piuttosto dilagante, come un colare di lava, tanto lento e massiccio quanto inesorabile. Anche l’abito sobrio e lineare contribuisce a non distogliere l’attenzione da lei. L’artista si appropria di tutto ciò che gravita intorno alla sua figura, dalla scena, al palco, al pubblico. Con prepotenza catalizza l’attenzione mentre racconta la storia più preziosa che può narrare: la sua vita.

Si comincia dagli albori, prendendo le mosse addirittura dal suo concepimento, una notte d’inverno del 1953 – a Gabbro, nel livornese. Cresce in una famiglia impregnata di quella genuina cultura toscana, allevata dalle premure della nonna e dall’affetto di genitori che la conducono per mano nel percorso precipitoso che sarà la sua crescita: a quindici anni già al Festival di Sanremo, poi un aborto impulsivo, incosciente ma che le provoca ancora dolore, quindi il successo altalenante, gli amori appassiti e quelli sbocciati. Tutto si muove come il ciclo delle stagioni – naturalmente – così dalle parole si passa alla musica senza nemmeno accorgersene, anzi nemmeno alla musica, ma ad altre parole proferite con intonazione melodica – niente strumenti eppure è musica.

La biografia di Nada è un intreccio inestricabile di vita e note, nel quale i due elementi si avvincono carnalmente e diventano indistinguibili. Ogni razionalizzazione è impossibile. Lo spettatore deve solo lasciarsi andare alla corrente del fiume di parole che sgorga impetuoso dall’unica protagonista.
Lo spettacolo ha, sottesa, solo una presenza estranea alla figura dominante di Nada ed è quella di Paolo Ciampi, il cantautore – anch’egli livornese – con il quale ha lavorato nei primi anni della sua carriera. Inoltre, in questo continuo, traboccante, esasperato parolare emerge molto della collaborazione – risalente al 2005 – con Massimo Zamboni, il chitarrista e la mente dei Cccp, prima, e dei Csi, poi: la performance di Nada ricorda molto da vicino, infatti, gli spettacoli di Giovanni “Lindo” Ferretti, che di Cccp e Csi fu fondatore e front-man.

MusicaRomanzo è un flusso di coscienza che sfugge a ogni interpretazione e a ogni tentativo di definizione. Bisogna solo ascoltare la bella storia del pulcino di Gabbro – diventato ormai mirabile cigno. Lo spettacolo si chiude con una nota di mestizia, un’allusione all’esito comune a tutti i mortali, e anche qui Nada si intreccia alla musica, perché si sa che i cigni, proprio nel momento estremo, innalzano il loro canto più bello.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Puccini
via delle Cascine 41- 50144 Firenze
venerdì 1 e sabato 2 aprile
orari: da lunedì a venerdì ore 15.30-19.00, sabato ore 10.00-13.00 e 15.30-19.00

Produzioni Fuorivia presenta:
MusicaRomanzo
ispirato e tratto dal romanzo Il mio cuore umano di Nada Malanima
di e con Nada
regia Alessandro Fabrizi
disegno luci Andrea Violato
musiche Nada