Il prezzo di una vita per salvare l’Italia

elfo-puccini2È in scena al Teatro Elfo-Puccini di Milano, Nome di battaglia Lia – la storia di una donna della Resistenza milanese uccisa nel giorno in cui il quartiere Niguarda si liberò dall’occupazione dei repubblichini di Salò.

Lia, nome di battaglia di Maria Giovanna Galeotti, è assieme la mente e il corpo che meglio rappresentano i giorni della Liberazione a Niguarda, periferia nord-orientale di Milano – emancipatasi con un giorno di anticipo dalla dominazione dei repubblichini rispetto al capoluogo.
Mantovana d’origine, arruolatasi tra le donne della Resistenza milanese, arrestata, torturata e poi liberata, dopo la caduta del Fascismo, è il simbolo di una battaglia d’astuzia e tenacia, in cui non è per forza il più armato a trionfare. In battaglia conta la testa, più che la forza fisica: questa ne è la prova lampante. La libertà conquistata a Niguarda ne è la dimostrazione, seppur pagata a caro prezzo da Lia: incinta di otto mesi e lasciata sul selciato da una raffica di proiettili sparati come ultimo, indelebile, atroce ricordo dai militanti di Salò.
In Nome di battaglia Lia, il regista e autore Renato Sarti ricostruisce in maniera essenziale, ma efficace, la scena: scarna – un tavolo, tre sedie e un paio di biciclette – ma in grado di rendere l’idea di quei giorni vissuti a due passi dal Policlinico, dove le donne si recavano quotidianamente per far visita ai feriti – spesso mariti e parenti.
Così doveva andare anche quel 24 aprile, quando Lia inforcò il mezzo con le amiche (due delle quali presenti in scena e interpretate con pudore da Marta Marangoni e Rossana Mola) e si diresse verso l’ospedale, senza immaginare che una raffica di proiettili avrebbe lasciato sulla strada lei e il suo bambino. Il quale, aveva giurato alle amiche di Resistenza: “sarebbe nato in un giorno in cui non ci sarebbe stata più traccia del Fascismo”. Sull’asfalto, per giorni, rimasero la sua bicicletta e una scarpa.

Lo spettacolo continua:
Teatro Elfo Puccini
corso Buenos Aires, 33 – Milano
fino a mercoledì 1° maggio

Nome di battaglia Lia
testo e regia Renato Sarti
musiche originali Carlo Boccadoro
con Marta Marangoni, Rossana Mola, Renato Sarti
produzione Teatro della Cooperativa con il patrocinio di Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Associazione Nazionale Ex Deportati, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione Italiano, Federazione Italiana Associazioni Partigiane, Laboratorio Nazionale per la Didattica della Storia