Il gobbo di Napoli

pergola-teatro-firenzeDal 18 al 23 febbraio Sebastiano Lo Monaco e Lelia Mangano De Filippo, hanno calcato il palcoscenico del celebre Teatro della Pergola di Firenze, con Non è vero ma ci credo, divertente commedia di Peppino De Filippo. Alla regia, Michele Mirabella.

Tutta la vicenda ruota intorno a Gervasio Savastano, famoso uomo d’affari, noto in tutta Napoli per un particolare poco piacevole: egli è tormentato dalla superstizione. L’intera vita del commendatore segue regole ben precise dettate proprio dalla superstizione. Guai a non eseguire alla lettera tali dettami, le conseguenze di una simile sfacciataggine potrebbero essere disastrose. Così egli sputa, si sputa addosso, compie piroette, ordina di catturare gatti neri e licenzia dipendenti colpevoli di portare sfortuna. E questo è il caso del povero Malvurio Belisario, accusato di causare tutta una serie di drammi nella vita del commendatore: gli affari iniziano a vacillare, i contratti non vengono conclusi in modo soddisfacente e sua figlia, la giovane e spensierata Rosina Savastano, si innamora di un giovane spiantato o comunque di certo non all’altezza della sua dote. Savastano, dopo aver licenziato lo iettatore, ha bisogno di assumere qualcuno che lo sostituisca, e così avviene il miracolo. Bussa alla porta dell’azienda un uomo, Alberto Sammaria, che ha la «sfacciata fortuna» di essere gobbo. E cosa potrebbe chiedere di più, un uomo tanto superstizioso come Gervasio, se non trovare un portafortuna vivente? A questo punto, le cose cominciano ad andare bene sia lavoro che a casa e il nostro protagonista riacquista un po’ della serenità perduta.
Come sempre De Filippo punta il dito sulle debolezze umane e mira a trasmettere un insegnamento allo spettatore: alla fine si scoprirà che Sammaria altri non è che lo squattrinato innamorato di Rosina e che egli è tutt’altro che gobbo! Ha solo imbottito la giacca nei punti giusti.
«Il grande Peppino» afferma Mirabella «occhieggia e sorride amaramente, ma sorride: tira i fili del pupo commendatore che cede all’amore dei due giovani, anche perché, pure se non è gobbo, Sammaria porta bene!».
L’intelligente regia di Mirabella ambienta la commedia, scritta nel ’42, agli inizi degli anni ’50 e riempie la scena di un gran numero di riferimenti, «delizie» come le definisce Lo Monaco, a quell’epoca. Così, dai bellissimi costumi a pois (o con «le palle» come minimizza Savastano guardando un vestito della moglie) fino alle scene, caratterizzate da colorate e geometriche carte da parati, passando per le musiche, tutto parla degli anni ’50, di un’ Italia «serena, che costruiva e che aveva grandi speranze. Un paese forse più ingenuo ma sicuramente più pulito, più allegro e gioioso».
La compagnia di attori si rivela decisamente all’altezza del copione, regalando agli spettatori due ore di spensieratezza e di leggerezza.
Sebastiano Lo Monaco, orgoglioso di essere il primo attore non napoletano a recitare il ruolo, è un Gervasio Savastano divertente e convincente. Egli è un mix di cattiveria e superstizione ma, esattamente come voleva De Filippo, riesce a tramutarsi in parodia di se stesso e i suoi riti diventano momenti di grande comicità per gli altri personaggi, così come per il pubblico.
Leila Mangano De Filippo è un’attrice di grande classe, dotata di una recitazione naturale e poco pretenziosa; la sua Teresa (signora Savastano) è una donna severa, dotata di humour sottile e preoccupata, forse più che del marito, della felicità della figlia, interpretata da Maria Laura Caselli; per lei, attrice fiorentina, questo è stato un felice debutto nella città natale.
Una menzione particolare meritano Margherita Coppola, nei panni della dattilografa Mazzarella, e Monica Maiorino, la cameriera di casa Savastano. Entrambe le giovani attrici sono dotate di notevoli doti comiche e, anche attraverso semplici gesti, riescono a divertire ed entusiasmare il pubblico.
Non è vero ma ci credo è uno spettacolo piacevole e ben strutturato, una commedia per prendersi in giro e ridere un po’ delle piccole debolezze umane.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro della Pergola
Via della Pergola, 18 Firenze
dal 18 febbraio al 22 febbraio, ore 20:45
Domenica 23 febbraio, ore 15:45

Non è vero ma ci credo
di Peppino De Filippo
regia Michele Mirabella
con Sebastiano Lo Monaco, Leila Mangano De Filippo, Maria Laura Caselli, Antonio De Rosa, Alfonso Liguori, Vincenzo Borrino, Margherita Coppola, Carmine Borrino, Monica Maiorino, Salvatore Felaco, Sabrina Solimando, Matteo Bianco
scene e costumi Alida Cappellini e Giovanni Licheri
luci Luigi Ascione