Cercasi Rossana disperatamente

Riccardo Festa e Matteo Angius sbarcano a Carrozzerie n.o.t. con un testo leggero e piacione: O della nostalgia, ed è subito sold out.

La storia di quella che, nello spettacolo di Riccardo Festa e Matteo Angius, diventa una sorta di creatura mitologica, ha origine nel 1688 quando il diciannovenne alsaziano Johannes Hofer – per l’appunto citato dai due attori – introduce il termine nostalgia nella sua Dissertatio medica de nostalgia, rendendola parente dai tratti più democratici della malinconia e dell’ipocondria. Ma il cammino della nostra amica nostalgia è lungo e tortuoso: dal campo medico passa, infatti, a essere incarnazione di un sentimento doloroso e appartenente al desiderio di ritornare in patria, in stretta connessione col patriottismo e nazionalismo dell’Ottocento.
Oggi, per tutta l’attuale generazione di trentenni/quarantenni italiani, la Rossana – con la sua rumorosa cartina rossa, immancabile presenza nelle scatole di caramelle delle nostre nonne – assurge a sua perfetta incarnazione e metafora. O della nostalgia, in effetti, sta tutto qui. Una spiritosa e divertente immersione fra i ricordi più o meno autobiografici di Festa e Angius, attraverso il quale lo spettatore medio può identificarsi con una sana e scrosciante risata o, al massimo, con un lieve sorriso, appunto, nostalgico.
Non c’è nulla da leggere fra le righe, tutto è esattamente come è: due attori estremamente naturali e a loro agio in un dialogo costruito ad hoc, che mette in risalto la complicità artistica e non solo che li lega. Una trasmissione radiofonica che si fa teatro, una performance che diventa trasmissione radiofonica – grazie alla possibilità di riascoltarlo in Soundcloud – per ri-contestualizzare qualcosa di così difficile da definire, come la nostalgia. E la ri-contestualizzazione è quanto mai pop(ular): nelle citazioni musicali, nell’utilizzo degli spazi, negli oggetti di scena e nel baule dei ricordi; nelle espressioni ammiccanti dei due attori. Un continuo strizzare l’occhio al pubblico buttando qua e là un ricordo comune alle infanzie della generazione dei trentenni/quarantenni: dalla Rossana alla Galatina, dal Das alla maglietta originaria della Juventus.
E il pubblico in effetti gradisce e si diverte e lo spettacolo registra due giorni di sold out.
Questo tuffo nel passato, seppure si imprima in maniera poco incisiva, regala un’ora di teatro leggero e scanzonato e sarà nuovamente in scena a Carrozzerie n.o.t. il 29 e 30 aprile.

Lo spettacolo è andato in scena
Carrozzerie n.o.t.
Via Panfilo Castaldi, 28/a – Roma
venerdì 15 e sabato 16 gennaio 2016
ore 21

Carrozzerie n.o.t. presenta
O della nostalgia
di Matteo Angius e Riccardo Festa
con Matteo Angius e Riccardo Festa
luci Claudio Amadei
con il sostegno produttivo Accademia degli Artefatti, URTeatro, Fondazione Campania dei Festival / Fringe 2015