Ovvero della paura di affrontare se stessi

Raphael Tobia Vogel porta in scena, al Piccolo Bellini, un bel testo di Francesco Brandi, che narra di solitudini che si incontrano e di infelicità che si confrontano.

Uno dei sentimenti con cui abbiamo più familiarità e di cui tutti facciamo, prima o poi, esperienza, è probabilmente l’insoddisfazione. C’è chi ce l’ha nel dna e chi la sperimenta con l’avanzare degli anni, e con l’incontro/scontro con la realtà che questo comporta. A trent’anni poi, è quasi fisiologico fare i conti con quello che si è seminato nella vita. Si passa dalla sensazione fanciullesca di poter conquistare il mondo, alla frustrazione di realizzare che le cose non stanno esattamente così. Ed è sicuramente l’insoddisfazione che accomuna i due protagonisti di Per strada, Paul e Jack, dal background opposto, ma accomunati da un’infelicità dalla quale non riescono ad affrancarsi. Il primo è incapace di prendere in mano le redini della propria vita e per mancanza di coraggio si ritrova distante da ciò che vorrebbe per sé, l’altro è una vittima degli eventi, che però preferisce crogiolarsi nel dolore e nell’autocommiserazione, piuttosto che cambiare le cose. Si incontrano per caso, bloccati da una tormenta di neve, e per un po’ condividono il cammino, fino a un imprevedibile epilogo. Drammatico, vero, ma il tutto è stemperato da una costante ironia, mai fuori luogo. Un testo sincero, che parla in modo diretto, spontaneo. La messa in scena risente del debito cinematografico, col quale si crea però un equilibrato e funzionale innesto. Unica nota stonata, l’interpretazione un po’ troppo sopra le righe di Brandi, che soprattutto nella parte iniziale appare eccessivamente enfatizzata.

Lo spettacolo è in scena
Piccolo Bellini

Via Conte di Ruvo 14 – Napoli
Dal 3 all’8 aprile 2018

Per strada
di Francesco Brandi
regia Raphael Tobia Vogel
con Francesco Brandi
e Francesco Sferrazza Papa
scene e costumi Andrea Taddei
video di scena Cristina Crippa
Produzione Teatro Franco Parenti