I quattro elementi

Nel salotto del Carcano di Milano, una divertente riflessione sul teatro con Questa sera si recita a soggetto.

Testo, attori, regista e pubblico: quale di questi quattro elementi è quello determinante per uno spettacolo teatrale? Non ha dubbi il dottor Hinkfuss – direttore della recita a soggetto – il quale sentenzia: «La creazione scenica è soltanto mia». In realtà, i rapporti tra le varie componenti dell’arte teatrale sono molto più complessi.

Questa sera si recita a soggetto – ultimo testo della trilogia del teatro nel teatro di Pirandello – torna in scena a Milano grazie all’eccellente interpretazione della Compagnia Molière-Teatro Quirino.

Il dottor Hinkfuss – simbolo della figura autoritaria ed egemone del regista, che si andava affermando negli anni Venti/Trenta del Novecento – si presenta alla sala annunciando di voler tradurre una novella di Pirandello in spettacolo teatrale senza preoccuparsi del testo e facendo recitare gli attori a soggetto, sotto la sua attenta e minuziosa direzione. Gli interpreti, però, si dimostrano poco convinti della modalità di rappresentazione e la situazione degenererà in incomprensioni, diverbi e litigi, fino al decisivo scontro col direttore.

Il “gioco” del teatro nel teatro si manifesta anche nell’apparato scenografico, caratterizzato da un sipario interno al sipario e da un palco sul palco. Sulla sinistra domina la scena (quantomeno fino a quando è presente Hinkfuss) un enorme pannello rappresentante la figura del regista colta nel momento dell’idea e dell’invenzione creativa.

Le luci e gli indumenti rendono la scena estremamente colorata mentre le note di un pianoforte – suonato direttamente sul palco da Andrea Nicolini – allietano lo spettatore, offrendogli addirittura alcuni saltuari momenti di canto, quasi ci si trovasse di fronte a un musical.

Ruben Rigillo (ottimo dottor Hinkfuss) e Mariano Rigillo (mattatore nelle vesti del signor Palmiro) guidano l’eccellente interpretazione della numerosa compagnia che, come voleva l’autore, rompe gli schemi classici di rappresentazione, infrangendo continuamente la quarta parete, recitando con disinvoltura in platea e coinvolgendo in continuazione lo spettatore fino a farne parte integrante dello spettacolo – come accade nella scena della processione siciliana. L’alternanza continua di effetti di straniamento e immedesimazione nei personaggi segna l’interpretazione, in quello che Giuseppe Patroni Griffi definì un “torneo a scacchi giocato da Diderot e Stanislawskij”.

La performance si mantiene fedele al testo anche se, probabilmente, nel momento dell’intervallo si potrebbe osare maggiormente con la simultaneità delle scene e le invenzioni di Hinkfuss – come Pirandello stesso aveva originariamente previsto. La scelta di una rappresentazione “a incastro” ma tradizionale tradisce in parte gli intenti dell’autore.

Il finale, che apparentemente segna la sconfitta del regista e la vittoria degli attori – i quali rivendicano il loro ruolo creativo e il diritto a “vivere” il personaggio – mostra, al contrario, la necessità di una partecipazione di tutte le componenti artistiche nella creazione dello spettacolo. Lo stesso Pirandello, infatti, in una lettera inviata nel 1930 al suo collaboratore Guido Salvini dichiarava che: “La conclusione deve essere che il teatro dev’esser reintegrato nei suoi tre elementi: poeta, régisseur, attori”. E pubblico: senza il quale nulla avrebbe senso.

Il meccanismo del teatro nel teatro, il sottile confine tra finzione e realtà, tra vita e arte, tra teatro come creazione durevole o momentanea, riescono a fare di Questa sera si recita a soggetto – a oltre ottant’anni dalla composizione – uno spettacolo tuttora innovativo, capace di colpire, far riflettere e divertire.

Lo spettacolo continua:
Teatro Carcano
corso di Porta Romana, 63 – Milano
fino a domenica 18 novembre
orari: feriali, ore 20.30 – domenica, ore 15.30 (lunedì riposo)
 
Compagnia Molière – Teatro Quirino Vittorio Gassman
Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossigni
Questa sera si recita a soggetto
di Luigi Pirandello
regia Ferdinando Ceriani
con Giacinto Palmarini, Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Carla Ferraro, Andrea Nicolini, Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, Serena Marinelli, Federica Marchettini, Salvatore Mancatore, Simone Vaio, Eleonora Tiberia, Gabriele Geri e Beatrice Coppolino
scene Andrea Bianchi/Forlani
musiche Alessandro Panatteri
costumi Marta Crisolini Malatesta
disegno luci Giovanna Venzi