L’inverno del nostro scontento

Teatro-Linguaggi-Creativi-Roma1Tre giovani precari e un appartamento. Il diario senza parole di una convivenza finita male al Teatro Linguaggicreativi di Milano.

Rip Raian_Isa_Patti di Vioi Collectus, diretto da Chiara Cicognani, muove dal seguente presupposto: le azioni fisiche degli attori, i loro sguardi bastano per raccontare una storia. Le parole con le loro stratificazioni di menzogne sono ritenute fuorvianti e potrebbero non comunicare nulla: se c’è una verità questa può solo sfuggire al corpo. Tocca allo spettatore coglierla.

Rip è l’acronimo dei tre protagonisti: Raian, Isa e Patti (Alessia Bedini, Matteo Barbè e Valentina Rho gli interpreti): tre giovani precari che sono costretti a vivere in uno stesso appartamento. Vivono in una metropoli fredda e ostile, ovviamente Milano, che ci viene descritta dalle belle immagini video di Marco Monti che incorniciano lo spettacolo.

Lo spazio scenico presenta semplicemente un tavolo, un letto, un water, qualche scatolone accatastato: ogni elemento individua le stanze dell’appartamento che sono delimitate da alcune linee tracciate sull’assito, come nel film Dogville di Lars von Trier: la citazione cinematografica serve in realtà a sottolineare l’assenza di privacy di questa convivenza forzata. I loro giorni si succedono senza senso: l’appuntamento di una colazione in comune, più volte ripetuto in scena, è fonte d’imbarazzo. Pur condividendo un appartamento, i tre giovani sono in realtà assolutamente soli: soli con la loro sessualità e con i loro desideri. Ogni stanza definisce uno spazio individuale: il soggiorno per chi vive in attesa degli altri, la camera da letto per il sonno e per il sesso, un bagno dove chiudersi a piangere.

La convivenza forzata produce una somma di frustrazioni, che non riuscendo a esprimersi si risolve in ostilità. La formazione di una coppia scatena infatti una reazione di gelosia: la ragazza esclusa, lo stesso giorno in cui i tre amici festeggiano un anno di convivenza, tenta di introdursi in modo maldestro in un amplesso, scatenando la violenza dell’uomo.

Lo sguardo della regista, Chiara Cicognani, è quello di un’entomologa che studia quasi scientificamente le reazioni, nel corso di un anno, di tre soggetti che non hanno più spazio vitale.

Rip nasce dall’incontro di tre giovani attori che si sono conosciuti durante il laboratorio Imitationofdeath di ricci/forte e hanno individuato in Chiara Cicognani, attrice per la stessa compagnia di ricerca, una guida registica. Lo spettacolo prodotto è il frutto di un percorso molto articolato e probabilmente ancora non concluso: si sente infatti la necessità di un ulteriore messa a fuoco di alcuni particolari.

Con gli spettacoli di ricci/forte Rip condivide la stessa denuncia del disagio della civiltà e l’attenzione ai meccanismi che scatenano la violenza, ma si concentra di più nella messa in scena del limbo di affetti e di emozioni che precede lo scoppio violento. Dello spettacolo non restano in mente i momenti parossistici, bensì alcuni sguardi smarriti, sofferenti e increduli di fronte alla realtà delle cose.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Linguaggi Creativi
via Eugenio Villoresi 26, Milano
8, 9 e 10 novembre – 15, 16 e 17 novembre

Rip Raian_Isa_Patti
Stasera festeggiamo un anno di convivenza insieme. Bella merda’.
di Vioi Collectus
con Alessia Bedini, Matteo Barbè e Valentina Rho
regia di Chiara Cicognani
scenografia e luci di Pietro Cardarelli
Video di Marco Monti
Produzione: Wokart