Robe di questo mondo

out-off-teatro-milanoDa questa pesante situazione di crisi economica e sociale, solo gli alieni di potranno salvare. Robe dell’altro mondo – della Carrozzeria Orfeo, in scena all’Out Off di Milano – dà voce e corpo a questa umanissima follia collettiva.

Lo spettacolo in scena a Milano in questi giorni, racconta, purtroppo, la nostra triste quotidianità. Il bellissimo testo di Gabriele Di Luca mette in scena, con lucido sarcasmo, l’influenza che i media e, soprattutto, la televisione hanno sugli esseri umani – condizionandone comportamenti e ossessioni. La poetica dello spettacolo si permea, infatti, attorno alle cosiddette “paure metropolitane”, ovvero a tutte le tensioni sociali e individuali che sottendono la – e si alimentano della – realtà di tutti i giorni, per le strade, al supermercato, nei parchi gioco e perfino all’interno delle mura domestiche.

Robe dell’altro mondo – questo il titolo – è uno spettacolo oltremodo singolare. Innanzi tutto, possiede una struttura circolare e, sebbene le varie sequenze-quadri sembrino scollegate l’una dall’altra, ognuna è indispensabile per il compimento del finale e per lo sviluppo delle successive. L’utilizzo di flashback e flashforward – che caratterizza la drammaturgia dell’opera – rimanda sia al cinema, sia al fumetto – universo linguistico che, nello spettacolo, è altresì presente grazie alla figura dei Super Eroi, nello specifico alieni, tipici del genere cartoon. Gli interpreti, inoltre, celati da maschere di plastica che ne immobilizzano le espressioni, si riducono a corpi e voci e i loro stessi gesti sono percepiti dal pubblico quali parodie fumettistiche della realtà.

La storia è semplice – persino banale: in un mondo provato da una profonda crisi socio-economica, l’unica speranza di salvezza è rappresentata dagli alieni – extra-terrestri dalle mutevoli sembianze giunti sulla Terra per risolvere i problemi dell’umanità. La voce off dei notiziari è veicolo di manipolazione dell’informazione sulla loro presunta presenza sul nostro pianeta. L’obiettivo è influenzare l’opinione pubblica degli umani creando, prima, una spropositata fiducia in tali esseri e, poi, una sorta di terrore collettivo. Un po’ come avvenne, non molto tempo fa, con l’allarme Rom e l’allarme sicurezza. Il meccanismo di controllo della comunicazione era ed è sempre lo stesso.

Robe dell’altro mondo è il primo spettacolo di una trilogia che sarà in scena all’Out Off fino al 26 maggio. Il finale surreale e spiazzante di un orso bianco seduto con il Papa non può che portare lo spettatore a prenotarsi per Sul confine, il prossimo spettacolo – sempre produzione di Carrozzeria Orfeo.

Lo spettacolo va in scena:
Teatro Out Off
via Mah Mahon, 16 – Milano
fino a domenica 19 maggio

Carrozzeria Orfeo presenta:
Robe dell’altro mondo
drammaturgia Gabriele Di Luca
regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e Roberto Capaldo
con Gabriele Di Luca, Giulia Maulucci, Massimiliano Setti e Roberto Capaldo
musiche originali Massimiliano Setti
luci Diego Sacchi
costumi Nicole Marsano e Giovanni Ferrara