Triestino nel pallone

teatro-belli-romaAl Teatro Belli Paolo Triestino continua a emozionare il pubblico con Real Madrid – Roma 1-2, dopo il grande successo di Roma – Liverpool 1-1, l’attore romano porta sul palco un altro appassionante testo di Giuseppe Manfridi.

Solo Paolo Triestino, il cui nome spicca sul cartellone della stagione del teatro Belli da due settimane, può riuscire a far amare il gioco del pallone anche a chi di calcio non si è mai appassionato. Ecco così che nel cuore di Trastevere, dove il freddo di gennaio lascia il passo al calore puro di un pubblico entusiasta, l’istrionico artista, protagonista qualche mese fa di Eppur mi son scordato di me, mette a segno ben due goal.
Vere emozioni da stadio, infatti, quelle andate in scena dal 12 al 17 gennaio con Roma – Liverpool 1-1 e che sono continuate, fino al 24 del mese, con Real Madrid – Roma 1-2.
Due partite storiche che hanno fatto palpitare i cuori giallorossi, e i veri tifosi del bel calcio in genere, raccontate con quel pathos e quel trasporto che appartiene solo ai grandi interpreti. L’attore romano si cala così nei panni dell’autore Giuseppe Manfridi, che in questi monologhi non ha voluto semplicemente raccontare le sensazioni vissute durante una finale di calcio, bensì un sentimento capace di descrivere con precisione una determinata epoca, che non tutti hanno avuto l’onore e il piacere di vivere in prima persona, e anche quella rabbia che si genera di fronte a una sconfitta, non solo calcistica.
Un baule posto sulla scena è al centro dello spettacolo Roma – Liverpool 1-1 al cui interno ricordi e sogni infranti del protagonista riemergono dopo la storica finale della Coppa Campioni disputata il 30 maggio dell’84. Un telefono a disco, ci riporta a quell’anno in cui Gianna Nannini spopolava col suo singolo Fotoromanza e appese a un filo si dipanavano semplici illusioni d’amore.
Paolo Triestino con tutta la sua semplicità e il talento di cui dispone, incanta la platea, a cui aveva chiesto a inizio spettacolo di sposare i colori giallorossi per poco più di un’ora, mentre rievoca i grandi protagonisti della squadra di allora, come il capitano Agostino (Ago) Di Bartolomei, che per 52” (durante i rigori), aveva illuso i romanisti di aver vinto la Coppa.

Altre sensazioni, emozioni, un’altra scenografia, un’altra memorabile partita, ma sempre lo stesso interprete e regista, Paolo Triestino, ancora più in forma, diverte e invita a riflettere quelli che ormai sono i suoi estimatori, durante lo spettacolo Real Madrid – Roma 1-2.

Un epico risultato, che giungerà dopo diversi incontri col Real Madrid, come quello dell’11 settembre 2001 quando la squadra giallorossa, diciassette anni dopo l’amara finale di Coppa dei Campioni persa ai rigori con il Liverpool – oggetto del precedente spettacolo – tornò sulla ribalta europea. Con lo scudetto cucito sul petto, all’Olimpico, Totti, Batistuta e Montella da una parte e Roberto Carlos, Raul e Figo in “camiseta blanca” dall’altra, si scontrarono sul campo in un clima irreale nel giorno in cui il mondo piangeva le vittime delle Torri Gemelle.

Citando Thomas Mann e Il Doctor Faust, Triestino sul palcoscenico è in stato di grazia, travolgente, unico e vero mattatore della scena, e la tematica della grandezza che accompagna tutto il monologo, gli appartiene straordinariamente.
Con in mano il plastico del Santiago Bernabeu di Madrid, come fosse il teschio dell’Amleto shakesperiano, l’attore si fa poeta, narratore, telecronista, tifoso, ma soprattutto uomo. Senza prendere mai fiato, su una lavagna trasparente, traccia i numeri più importanti di quella gara che dà il titolo allo spettacolo, datata 5 marzo 2008.

Il tifo è tutto per lui, gli applausi più volte provano a interrompere il racconto, ma è tutto un susseguirsi di rimandi emozionanti che, dalla vittoria al Bernabeu, riportano alla data che ha ferito l’America e non solo. La scenografia semplice, che vede un telo bianco, su cui spesso interviene in video Ariele Vincente, s’arricchisce improvvisamente di due sagome che, tirate attraverso delle corde, ricreano le Twin Towers: è brivido, come quello che s’avverte quando parte l’inno della Champions.
A una partita europea vinta si contrappone una sconfitta mondiale, che segnò semplicemente nella porta dell’anima.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Belli

Piazza di Sant’Apollonia, 11 – Roma
dal 12 al 17 gennaio
orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.30
(durata 1 h e 15 minuti senza intervallo)
Roma-Liverpool 1-1
di Giuseppe Manfridi
regia Paolo Triestino
con Paolo Triestino
aiuto regia Ariele Vincenti
scene Alessandra Ricci
disegno luci Marco Laudando
movimenti coreografici Eugenio Dura
distribuzione Razmataz
produzione Neraonda

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Belli

Piazza di Sant’Apollonia, 11 – Roma
fino a domenica 24 gennaio
orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.30
(durata 1 h e 15 minuti senza intervallo)
Real Madrid – Roma 1-2
di Giuseppe Manfridi
da un’idea di Daniele Lo Monaco
regia Paolo Triestino
con Paolo Triestino
in video Ariele Vincenti
aiuto regia Gaspare Di Stefano
scene Francesco Montanaro
luci Marco Laudando
distribuzione Razmataz
produzione Neraonda