Arte in movimento

L’amore per la danza e il desiderio di uscire dagli schemi in un progetto d’arte in divenire, presentato all’Elfo Puccini di Milano.

Al Teatro Elfo Puccini ha debuttato, lo scorso giovedì 29 marzo, Progetto D.Arteperformance pensata e realizzata da Franca Ferrari.

Il progetto nasce dal desiderio di scalfire il concetto monolitico di compagnia di danza o teatrale, per creare una forma coreografica più fresca e dinamica, capace di colorare i gesti e la corporeità.

Sicuramente il progetto è rischioso proprio in virtù del suo carattere innovativo e sperimentale, ma il pubblico ha accolto con positivo stupore e interesse l’intera performance.

Progetto D.Arte è composto da vari momenti, ognuno dei quali è volto a esaltare il rapporto specifico tra un corpo e lo spazio circostante. Il primo s’intitola Spazi_on ed è eseguito dai danzatori Paolo Amerio e Davide Valrosso. Il pezzo ha la particolarità di non essere accompagnato da alcuna musica, svolgendosi al contrario in un reverenziale silenzio. Particolarità da segnalare è che la musica sembra propagarsi direttamente dai corpi dei ballerini, dai loro passi, dal respiro affannoso. Sicuramente in questa prima coreografia protagonista è il dinamismo dei corpi, che arrivano quasi a lottare tra loro – fino a riempire l’intero spazio che li avvolge e ne delimita la gestualità.

La seconda performance s’intitola Punto ed è realizzata e interpretata dalla danzatrice Serena Marossi. La coreografia prevede l’inserimento della musica per accompagnare i gesti e i movimenti – ora lenti, ora veloci e nel complesso frammentari della ballerina. Il gioco creato da questa gestualità spezzettata si ritrova anche nelle ombre proiettate sul pavimento. Mentre la luce soffusa genera un’atmosfera intima e coinvolgente.

Ho solo provato a volare è il titolo della terza parte, di e con Marina Burdinskaya e Francesca Sproccati. In questo caso la corporeità è ancor più strettamente legata allo spazio: sembra infatti che i corpi siano attaccati indissolubilmente agli oggetti e al palco, impossibilitati a staccarsi da terra. Mentre le due danzatrici simulano gesti animali, con la sinuosità dei rettili si contorcono su se stesse e si avvinghiano, trattenute e impossibilitate a spiccare quel volo che agognano.

Chiude lo spettacolo Scelta R.evocabile, nata dalla creatività di Franca Ferrari e interpretata da Paolo Amerio, Marina Burdinskaya, Sara Catellani, Serena Marossi e Davide Valrosso. In quest’ultima performance domina un continuo gioco di calibrati equilibri, dove gesti dinamici intervallano momenti quasi statici. Nel complesso sembra crearsi una continua rispondenza tra i momenti di ensemble e quelli lasciati all’espressione del singolo. La parte conclusiva assume tinte intimistiche, dando vita a lunghi abbracci tra i danzatori, i quali – dopo aver sperimentato il dinamismo e la libertà del proprio corpo e aver trovato un proprio ruolo nello spazio – si rivolgano all’altro cercandone il contatto diretto.

Lo spettacolo nasce come un progetto in divenire e, proprio per la sua versatilità e l’ideazione di fondo, si sposa bene anche con spazi altri. Uscendo dai confini teatrali, il 1° aprile, l’intero progetto è stato proposto anche all’interno del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.

Spazi altri per idee nuove.

All’interno del progetto D.Arte di Perypezye Urbane e CIMD
Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Elfo Puccini – Sala Fassbinder
corso Buenos Aires, 33 – Milano
giovedì 29 marzo, ore 21.00

Scelta R.evocabile
di Franca Ferrari
regia Franca Ferrari
con Paolo Amerio, Marina Burdinskaya, Sara Catellani, Serena Marossi e Davide Valrosso
Produzione Perypezye Urbane e Centro Internazionale di Movimento e Danza